Buon Natale a tutti voi.
E' il mio primo Natale da cuoco, vi confesso di essere emozionato.
Alla prossima.
lunedì, dicembre 25, 2006
mercoledì, dicembre 13, 2006
cioccolata calda - post per le ragazze di tutte le età.
Siete sole, il fidanzato vi ha piantato? Peggio vi trascura?
Un pigro pomeriggio con nulla da fare?
Una cioccolata calda non cambia il mondo.
Di sicuro aiuta, questa poi, è da sballo.
Provare per credere.
150 cc di latte
150 cc di panna
80 g di cioccolato al latte
100 g di cioccolato fondente
1,5 cucchiai di cacao amaro in polvere.
Bollire a fuoco dolce latte e panna.
Sbriciolare i due tipi di cioccolato, aggiungere il cacao in polvere.
Quando il latte e panna bollono, togliere dal fuoco, aggiungere il cioccolato e il cacao, mescolare il tutto con una frusta fino a quando diventa una miscela fluida ed omogenea.
Per scaldarla, ESCLUSIVAMENTE A BAGNOMARIA, se no buttate via tutto.
Gustatela e pensatemi
Un pigro pomeriggio con nulla da fare?
Una cioccolata calda non cambia il mondo.
Di sicuro aiuta, questa poi, è da sballo.
Provare per credere.
150 cc di latte
150 cc di panna
80 g di cioccolato al latte
100 g di cioccolato fondente
1,5 cucchiai di cacao amaro in polvere.
Bollire a fuoco dolce latte e panna.
Sbriciolare i due tipi di cioccolato, aggiungere il cacao in polvere.
Quando il latte e panna bollono, togliere dal fuoco, aggiungere il cioccolato e il cacao, mescolare il tutto con una frusta fino a quando diventa una miscela fluida ed omogenea.
Per scaldarla, ESCLUSIVAMENTE A BAGNOMARIA, se no buttate via tutto.
Gustatela e pensatemi
martedì, dicembre 12, 2006
Jazz Club Ferrara
Siete a Ferrara o dintorni, non sapete come passare una serata?
Eccovi un'indizio, come la passerei io, poi lascio a voi la ricerca di altre piacevoli novità.
Siamo a Ferrara, sicuramente in buona compagnia, altrimenti se siete soli, andate al cinema, o tornatevene a casa, un buon libro, musica giusta, una cioccolata calda, tranquilli, vi do la ricetta, non adesso, un'altra volta.
http://www.cinestar.it/ferrara/multisala.asp
Torniamo allna nostra coppia, o gruppo di amici, meglio se misti :-)
Consiglierei un ottimo aperitivo da:
"Antica Hostaria del Chiucchiolino A.D. 1435" ovvero
Al Brindisi in via degli Adelardi 11 - Ferrara
tel 0532 37015
hanno ottimi vini, il locale merita un giro, ma questo ve l'ho già detto in un altro post.
Cena, abbiamo due opzioni anzi tre.
Potete cenare al Brindisi, in fondo siano nel locale segnato sull Guiness dei primati, non si mangia male e sopratutto restiamo in Ferrara, possiamo andare in giro a piedi.
Camminare abbracciati alla nostra bella, o bello, sai che roba?
Mai provato?
Peggio per voi!!!
Prendete l'auto, si va a mangiare una pizza, anzi una Signora Pizza in un posto in culo al mondo ma, e sottolineo il ma, io una pizza buona così non l'ho mai mangiata.
E non sono il solo a pensarla così.
La pasta, fatta con cura e passione, così buona e saporita. Se la prendete nella versione tirata, anche croccante e gustosa.
Io l'ho gustata con gorgonzola e radicchio. Una pizza così se non è buona, la sogni anche di notte!!!
Te la sogni, perchè ti vengono gli incubi.
la gorgonzola non è un formaggio con il quale scherzare.
Invece è andata giù liscia, perfetta.
Questa leccornia la trovate da:
Pizzeria "La Pace"
Via I° Maggio, 37
44040 San Carlo (FE)
0532 846391
Mangiato la pizza cosa fare?
Dimenticavo la terza soluzione per la cena.
Il Jazz Club Ferrara.
http://www.jazzclubferrara.com/
Il citato club è sito nel Torrione San Giovanni nelle vecchie mura ferraresi, si può mangiare, non benissimo, ma si mangia.
sito nel rinascimentale torrione di cui sopra, è un ambiente ricco d'atmosfera, dove pochi tavoli, una principessa, la riconoscete dal garbo con cui vi serve, e vi parla, vi serve.
Lo so che principesse non servono ai tavoli, ma si fanno servire, ma siamo nel 2000, mica nel medioevo!!!
Conosco principesse che insegnano a scuola, sono tempi moderni.
Torniamo al locale, non fatemi perdere tempo.
Qui, si mangia se no avete fatto cena, si beve qualcosa, si ascolta ottimo jazz dal vivo.
Ieri sera ho ascoltato un quartetto di jazz moderno, per chi mi conosce, non proprio la mia passione.
le due ore del concerto volano,
Musicisti bravissimi, superlativo il batterista un ragazzo di colore con un talento, che di sicuro non trovi nelle patatine.
Il batterista si chiama Owen Hart, se capita nei vostri paraggi andate a sentirlo.
Per le ragazze: è uno strafigo.
Lo dico senza tema di fraintendimenti, chi mi conosce sa cosa mi piace. ;-)
Anzi chi mi piace.
Ma non divaghiamo.
Dopo che fare?
Si esce da li che sono l'una, e quindi o si va a nanna, oppure se siete in coppia....
Ve lo devo pure spiegare??
E' un blog serio questo.
Almeno ci provo.
La vita non ha senso a priori.
Prima che voi la viviate, la vita di per sé non è nulla;
sta a voi darle un senso,
e il valore non è altro che il senso che scegliere.
Jean-Paul Sartre
Buonanotte a tutte voi che mi leggete.
Eccovi un'indizio, come la passerei io, poi lascio a voi la ricerca di altre piacevoli novità.
Siamo a Ferrara, sicuramente in buona compagnia, altrimenti se siete soli, andate al cinema, o tornatevene a casa, un buon libro, musica giusta, una cioccolata calda, tranquilli, vi do la ricetta, non adesso, un'altra volta.
http://www.cinestar.it/ferrara/multisala.asp
Torniamo allna nostra coppia, o gruppo di amici, meglio se misti :-)
Consiglierei un ottimo aperitivo da:
"Antica Hostaria del Chiucchiolino A.D. 1435" ovvero
Al Brindisi in via degli Adelardi 11 - Ferrara
tel 0532 37015
hanno ottimi vini, il locale merita un giro, ma questo ve l'ho già detto in un altro post.
Cena, abbiamo due opzioni anzi tre.
Potete cenare al Brindisi, in fondo siano nel locale segnato sull Guiness dei primati, non si mangia male e sopratutto restiamo in Ferrara, possiamo andare in giro a piedi.
Camminare abbracciati alla nostra bella, o bello, sai che roba?
Mai provato?
Peggio per voi!!!
Prendete l'auto, si va a mangiare una pizza, anzi una Signora Pizza in un posto in culo al mondo ma, e sottolineo il ma, io una pizza buona così non l'ho mai mangiata.
E non sono il solo a pensarla così.
La pasta, fatta con cura e passione, così buona e saporita. Se la prendete nella versione tirata, anche croccante e gustosa.
Io l'ho gustata con gorgonzola e radicchio. Una pizza così se non è buona, la sogni anche di notte!!!
Te la sogni, perchè ti vengono gli incubi.
la gorgonzola non è un formaggio con il quale scherzare.
Invece è andata giù liscia, perfetta.
Questa leccornia la trovate da:
Pizzeria "La Pace"
Via I° Maggio, 37
44040 San Carlo (FE)
0532 846391
Mangiato la pizza cosa fare?
Dimenticavo la terza soluzione per la cena.
Il Jazz Club Ferrara.
http://www.jazzclubferrara.com/
Il citato club è sito nel Torrione San Giovanni nelle vecchie mura ferraresi, si può mangiare, non benissimo, ma si mangia.
sito nel rinascimentale torrione di cui sopra, è un ambiente ricco d'atmosfera, dove pochi tavoli, una principessa, la riconoscete dal garbo con cui vi serve, e vi parla, vi serve.
Lo so che principesse non servono ai tavoli, ma si fanno servire, ma siamo nel 2000, mica nel medioevo!!!
Conosco principesse che insegnano a scuola, sono tempi moderni.
Torniamo al locale, non fatemi perdere tempo.
Qui, si mangia se no avete fatto cena, si beve qualcosa, si ascolta ottimo jazz dal vivo.
Occorre arrivare relativamente presto, perchè altrimenti, si sta in piedi.
Ieri sera ho ascoltato un quartetto di jazz moderno, per chi mi conosce, non proprio la mia passione.
le due ore del concerto volano,
Musicisti bravissimi, superlativo il batterista un ragazzo di colore con un talento, che di sicuro non trovi nelle patatine.
Il batterista si chiama Owen Hart, se capita nei vostri paraggi andate a sentirlo.
Per le ragazze: è uno strafigo.
Lo dico senza tema di fraintendimenti, chi mi conosce sa cosa mi piace. ;-)
Anzi chi mi piace.
Ma non divaghiamo.
Dopo che fare?
Si esce da li che sono l'una, e quindi o si va a nanna, oppure se siete in coppia....
Ve lo devo pure spiegare??
E' un blog serio questo.
Almeno ci provo.
La vita non ha senso a priori.
Prima che voi la viviate, la vita di per sé non è nulla;
sta a voi darle un senso,
e il valore non è altro che il senso che scegliere.
Jean-Paul Sartre
Buonanotte a tutte voi che mi leggete.
lunedì, dicembre 11, 2006
happy Feet
Hola!
Questa sera film, son andato a vedere “Happy Feet”.
Avevo già sentito parlare del film, ho anche scaricato il trailer dal sito della Apple.
Tecnicamente il film è spettacolare, l’ho visto in una multisala dotata di proiettore digitale e l’ultima versione del Dolby Digital. Scene dettagliatissime, con una precisione dei dettagli, una fluidità che rende lo stato dell’arte della cinematografia digitale. La potenza dell’audio la pulizia del suono era veramente impressionante, ci sono alcune scene, ad esempio durante le immersioni dei piccoli, il ballo, le canzoni, ma soprattutto in due scene, una con la spaccatura e successivo crollo della banchisa, da sembrare reale. Più vero del vero.
Da vedere, assolutamente da vedere, non dovreste privarvi del piacere, sia per gli occhi, sia per le orecchie, la colonna sonora è strepitosa, le canzoni, fortunatamente non doppiate, sono degli evergreen. Un musical, una commedia, un film d’avventura, un buddy movies, a me è piaciuta un sacco la versione spagnola di “my way” “ “A my manera” dei Gipsy King”
La stessa del trailer.
La storia è così, un po’ semplice, ricca di valori, dove avere il coraggio di andare fino in fondo è quello che conta.
Correre il rischio di vincere può valerne la pena.
In definitiva ve lo consiglio, sicuramente non è un film d’essai, però permette di passare un paio d’ore in assoluta pace e tranquillità.
Nella sala in cui ero io erano presente un sacco di bambini, assolutamente ammutoliti dallo spettacolo. Vi devo confessare che in alcune scene mi sono commosso.
Buona visione
Questa sera film, son andato a vedere “Happy Feet”.
Avevo già sentito parlare del film, ho anche scaricato il trailer dal sito della Apple.
Tecnicamente il film è spettacolare, l’ho visto in una multisala dotata di proiettore digitale e l’ultima versione del Dolby Digital. Scene dettagliatissime, con una precisione dei dettagli, una fluidità che rende lo stato dell’arte della cinematografia digitale. La potenza dell’audio la pulizia del suono era veramente impressionante, ci sono alcune scene, ad esempio durante le immersioni dei piccoli, il ballo, le canzoni, ma soprattutto in due scene, una con la spaccatura e successivo crollo della banchisa, da sembrare reale. Più vero del vero.
Da vedere, assolutamente da vedere, non dovreste privarvi del piacere, sia per gli occhi, sia per le orecchie, la colonna sonora è strepitosa, le canzoni, fortunatamente non doppiate, sono degli evergreen. Un musical, una commedia, un film d’avventura, un buddy movies, a me è piaciuta un sacco la versione spagnola di “my way” “ “A my manera” dei Gipsy King”
La stessa del trailer.
La storia è così, un po’ semplice, ricca di valori, dove avere il coraggio di andare fino in fondo è quello che conta.
Correre il rischio di vincere può valerne la pena.
In definitiva ve lo consiglio, sicuramente non è un film d’essai, però permette di passare un paio d’ore in assoluta pace e tranquillità.
Nella sala in cui ero io erano presente un sacco di bambini, assolutamente ammutoliti dallo spettacolo. Vi devo confessare che in alcune scene mi sono commosso.
Buona visione
Alba, di un nuovo giorno!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Buongiorno a tutti.
Albeggia, è un accidenti presto, è appena partita Loretta, la nostra amica cheffa presso l’agriturismo Il Violino a San Sepolcro.
E’ una settimana che non scrivo, sono successe diverse cose, ho preparato delle cose di un buono………….
Ho anche temperato del cioccolato, per fare la copertura ai cioccolatini.
Si ho anche fatto dei cioccolatini, il ripieno? Il ripieno di cachi, cachi lasciati essiccare, una roba che non vi dico.
La procedura è facile, occorro oltre ai cachi, amore e tempo, io avevo tutti e due.
Ho trovato i cachi al mercato, al mercato dei contadini, li ho sbollentati, sbucciati, messi nel forno spento, ma comunque con una temperatura intorno ai 60° C. Sbucciateli bene, perché poi si vede, sono non è uno bello spettacolo, anche perché invece di essere uniformi, appaiono tutti a bozze. Li ho lasciati asciugare per almeno 36 ore, poi si vede, devono essere belli sodi, ed assumono un colore marrone scuro, tranquilli non sono andati a male. Hanno un profumo intenso, quasi di castagne. Dimenticavo, se li fate seccare appesi per il picciuolo, rimarranno belli tondi, altrimenti se li appoggiate su una griglia, rimarranno piatti. Fate come volete. Io li ho appesi per il picciuolo, poi li ho schiacciati leggermente, in modo da compattarne la polpa. In fondo se avevo da fare dei cioccolatini…………
Allora, i cachi così sono buonissimi, potete tagliarli a fette sottili, e servirli così, oppure farvi una bella fonduta di cioccolata e pucciarli dentro, con altra frutta secca e no. Mi sembra una bella idea per il Natale. Vi darò la ricetta, ne ho una buonissima. Fidatevi.
Io ho fatto i cioccolatini, ho temperato la cioccolata prima, è difficile, ma con impegno, attrezzatura adeguata farete un figurone. Fate fondere a bagnomaria su fuoco bassissimo la cioccolata fondente fino a raggiungere i 55° C, a questo punto la cioccolata è perfettamente sciolta, mescolatela bene per uniformarla, soprattutto che abbia la stessa temperatura sia all’esterno, sia all’interno. Versatene due terzi su una superficie di marmo o acciaio, il marmo è meglio. Mescolate il cioccolato fino a che raggiunga 26° C, ovvero sia in precristallizazione. Perfetto. Rimettete il tutto nella stessa ciotola, dove avete il terzo di cioccolata fusa, mescolate bene. Ora avete il cioccolato temperato.
Importantissimo, nessun elemento inquinante deve contaminare il cioccolato durante questa operazione. Acqua, latte, qualsiasi cosa. Altrimenti è tutto da rifare. Non sto scherzando, la cioccolata è una roba seria, mica da dilettanti.
Immergente velocemente nella cioccolata temperata i cachi secchi tagliati a tocchetti, e successivamente poggiateli su un piano di marmo pulito o su della carta da forno. Lasciate asciugare a temperatura ambiente per almeno un’ora o più. Niente frigo. Se avrete fatto un bel lavoro, rimarranno perfetti, altrimenti, avranno delle strisce di un marrone grigiastro, che non influiranno su gusto, ma non sono niente belli da vedere.
I cioccolatini così prepatati sono pronti, potete metterli in piatto o dentro a dei pirottini di carta e in una scatola e regalarli, oppure ve li mangiate, fate voi.
Metteteci amore, amore e passione.
I risultati non vi deluderanno, credetemi :-)
Albeggia, è un accidenti presto, è appena partita Loretta, la nostra amica cheffa presso l’agriturismo Il Violino a San Sepolcro.
E’ una settimana che non scrivo, sono successe diverse cose, ho preparato delle cose di un buono………….
Ho anche temperato del cioccolato, per fare la copertura ai cioccolatini.
Si ho anche fatto dei cioccolatini, il ripieno? Il ripieno di cachi, cachi lasciati essiccare, una roba che non vi dico.
La procedura è facile, occorro oltre ai cachi, amore e tempo, io avevo tutti e due.
Ho trovato i cachi al mercato, al mercato dei contadini, li ho sbollentati, sbucciati, messi nel forno spento, ma comunque con una temperatura intorno ai 60° C. Sbucciateli bene, perché poi si vede, sono non è uno bello spettacolo, anche perché invece di essere uniformi, appaiono tutti a bozze. Li ho lasciati asciugare per almeno 36 ore, poi si vede, devono essere belli sodi, ed assumono un colore marrone scuro, tranquilli non sono andati a male. Hanno un profumo intenso, quasi di castagne. Dimenticavo, se li fate seccare appesi per il picciuolo, rimarranno belli tondi, altrimenti se li appoggiate su una griglia, rimarranno piatti. Fate come volete. Io li ho appesi per il picciuolo, poi li ho schiacciati leggermente, in modo da compattarne la polpa. In fondo se avevo da fare dei cioccolatini…………
Allora, i cachi così sono buonissimi, potete tagliarli a fette sottili, e servirli così, oppure farvi una bella fonduta di cioccolata e pucciarli dentro, con altra frutta secca e no. Mi sembra una bella idea per il Natale. Vi darò la ricetta, ne ho una buonissima. Fidatevi.
Io ho fatto i cioccolatini, ho temperato la cioccolata prima, è difficile, ma con impegno, attrezzatura adeguata farete un figurone. Fate fondere a bagnomaria su fuoco bassissimo la cioccolata fondente fino a raggiungere i 55° C, a questo punto la cioccolata è perfettamente sciolta, mescolatela bene per uniformarla, soprattutto che abbia la stessa temperatura sia all’esterno, sia all’interno. Versatene due terzi su una superficie di marmo o acciaio, il marmo è meglio. Mescolate il cioccolato fino a che raggiunga 26° C, ovvero sia in precristallizazione. Perfetto. Rimettete il tutto nella stessa ciotola, dove avete il terzo di cioccolata fusa, mescolate bene. Ora avete il cioccolato temperato.
Importantissimo, nessun elemento inquinante deve contaminare il cioccolato durante questa operazione. Acqua, latte, qualsiasi cosa. Altrimenti è tutto da rifare. Non sto scherzando, la cioccolata è una roba seria, mica da dilettanti.
Immergente velocemente nella cioccolata temperata i cachi secchi tagliati a tocchetti, e successivamente poggiateli su un piano di marmo pulito o su della carta da forno. Lasciate asciugare a temperatura ambiente per almeno un’ora o più. Niente frigo. Se avrete fatto un bel lavoro, rimarranno perfetti, altrimenti, avranno delle strisce di un marrone grigiastro, che non influiranno su gusto, ma non sono niente belli da vedere.
I cioccolatini così prepatati sono pronti, potete metterli in piatto o dentro a dei pirottini di carta e in una scatola e regalarli, oppure ve li mangiate, fate voi.
Metteteci amore, amore e passione.
I risultati non vi deluderanno, credetemi :-)
lunedì, novembre 27, 2006
Una canzone d'amore, dedicata da Eugenio Finardi a Patrizia, ma da ogni uomo alla sua donna.
Io la la dedico a...................................
non ve lo dico, tanto lo sapete :-)
Patrizia
Eugenio Finardi
hai il cuor pulito
come appena nevicato
ma e' caldo e forte
come un cavallo imbizzarrito
che ti fa capace di arrabbiarti
poi subito di calmarti
e che di amarmi non hai mai dubitato
e amo il tuo sapore
di fragola e di panna d'estate
di erbe appena calpestate
ti amo perche' sei solare
perche' ti so capire
ti amo per come mi ami tu
io ti amo per come mi ami tu
hai gli occhi verdi come il mare
di un atollo tropicale
aperti come il cielo delle praterie
occhi senza male
che non san nasconder niente
nemmeno quanto tu sia intelligente
e amo il tuo sapore
di fragola e di panna d'estate
di erbe appena calpestate
ti amo perche' sei solare
perche' ti so capire
ti amo per come mi ami tu
io ti amo per come mi ami tu
io ti amo per come mi ami tu
ti amo perche' sei una donna
ma anche un vero uomo
un'amica un socio
a volte un maggiordomo
perche' giochi tutti i ruoli
ma ne ami uno solo
quello di donna vicino il suo uomo
e amo il tuo sapore
di fragola e di panna d'estate
di erbe appena calpestate
ti amo perche' sei solare
perche' sai far l'amore
ti amo per come mi ami tu
io ti amo per come mi ami tu
io ti amo per come mi ami tu
io ti amo per come mi ami tu
Io la la dedico a...................................
non ve lo dico, tanto lo sapete :-)
Patrizia
Eugenio Finardi
hai il cuor pulito
come appena nevicato
ma e' caldo e forte
come un cavallo imbizzarrito
che ti fa capace di arrabbiarti
poi subito di calmarti
e che di amarmi non hai mai dubitato
e amo il tuo sapore
di fragola e di panna d'estate
di erbe appena calpestate
ti amo perche' sei solare
perche' ti so capire
ti amo per come mi ami tu
io ti amo per come mi ami tu
hai gli occhi verdi come il mare
di un atollo tropicale
aperti come il cielo delle praterie
occhi senza male
che non san nasconder niente
nemmeno quanto tu sia intelligente
e amo il tuo sapore
di fragola e di panna d'estate
di erbe appena calpestate
ti amo perche' sei solare
perche' ti so capire
ti amo per come mi ami tu
io ti amo per come mi ami tu
io ti amo per come mi ami tu
ti amo perche' sei una donna
ma anche un vero uomo
un'amica un socio
a volte un maggiordomo
perche' giochi tutti i ruoli
ma ne ami uno solo
quello di donna vicino il suo uomo
e amo il tuo sapore
di fragola e di panna d'estate
di erbe appena calpestate
ti amo perche' sei solare
perche' sai far l'amore
ti amo per come mi ami tu
io ti amo per come mi ami tu
io ti amo per come mi ami tu
io ti amo per come mi ami tu
giovedì, novembre 23, 2006
Un posto da evitare......................
Si riparte, direzione Acqualagna, la capitale del tartufo, dicono loro, in realtà un paesino piccolissimo, al centro del nulla. Un negozio con tartufi e golosità, un giro, via si va a cena.
Sulla strada del ritorno, c’è l’Albergo ristorante AnticoFurlo, in quel di passo del Furlo di Acqualagna. Fuori sembra bello, pulito, un fuoco divampa nel caminetto, sembra un locale accogliente, Massimiliano lo conosce, si mangia bene, entriamo.
Ci fanno accomodare, avviso il cameriere che non mangio carne, insomma che sono vegetariano. Arriva con aperitivo ed entreè, coniglio e mortadella. No comment. Ordiniamo, il menù è terribile, carne e tartufo dappertutto, prezzi oltremodo costosi, ordiniamo passatelli con salsa di zucca e tartufo nero.
Arrivano, piatto rettangolare, uno sformatine di passatelli in una foglia di verza sbollentata, sopra in bella vista una fetta di pancetta.
Mi incazzo.
Ritirano il piatto con mille scuse.
Massimiliano mangia, io lo guardo.
Arriva il mio piatto, una variazione con senza verza, mangio io, Massimiliano guarda.
Stop fine dell’esperienza, chiediamo il conto.
48 euro per uscire con la fame, per giunta scocciatissimi, fosse un’osteria o una pizzeria, poteva starci, non un locale con quei prezzi e quelle pretese.
Torniamo a Rimini, finiamo cena da Bubana, un po’ di formaggio e un bicchiere di sangiovese mi mettono in pace con il mondo. Arriva un amico, si prosegue la serata.
A casa prepariamo il menù per la cena di San Silvestro, il 31 dicembre.
Aggiorno il mio blog. Ho scoperto di avere delle lettrici appassionate, e che piace la mia scrittura, ed io che temevo di essere noioso. Quanti talenti che ho, anzi sto scoprendo di avere!!!!!!!
Vado a lavorare.
A presto
Sulla strada del ritorno, c’è l’Albergo ristorante AnticoFurlo, in quel di passo del Furlo di Acqualagna. Fuori sembra bello, pulito, un fuoco divampa nel caminetto, sembra un locale accogliente, Massimiliano lo conosce, si mangia bene, entriamo.
Ci fanno accomodare, avviso il cameriere che non mangio carne, insomma che sono vegetariano. Arriva con aperitivo ed entreè, coniglio e mortadella. No comment. Ordiniamo, il menù è terribile, carne e tartufo dappertutto, prezzi oltremodo costosi, ordiniamo passatelli con salsa di zucca e tartufo nero.
Arrivano, piatto rettangolare, uno sformatine di passatelli in una foglia di verza sbollentata, sopra in bella vista una fetta di pancetta.
Mi incazzo.
Ritirano il piatto con mille scuse.
Massimiliano mangia, io lo guardo.
Arriva il mio piatto, una variazione con senza verza, mangio io, Massimiliano guarda.
Stop fine dell’esperienza, chiediamo il conto.
48 euro per uscire con la fame, per giunta scocciatissimi, fosse un’osteria o una pizzeria, poteva starci, non un locale con quei prezzi e quelle pretese.
Torniamo a Rimini, finiamo cena da Bubana, un po’ di formaggio e un bicchiere di sangiovese mi mettono in pace con il mondo. Arriva un amico, si prosegue la serata.
A casa prepariamo il menù per la cena di San Silvestro, il 31 dicembre.
Aggiorno il mio blog. Ho scoperto di avere delle lettrici appassionate, e che piace la mia scrittura, ed io che temevo di essere noioso. Quanti talenti che ho, anzi sto scoprendo di avere!!!!!!!
Vado a lavorare.
A presto
mercoledì, novembre 22, 2006
Urbino
Blog Help
Urbino, città di mecenati.
Martedì, secondo giorno di libera.
Volevamo svegliarci presto, ma il letto è un’amante esigente……….
Così sveglia alle 10.30 circa, colazione, recitazione, e via verso nuove avventure. Volevamo andare fino a Grosseto, ma da qui sono circa cinque ore d’auto, meglio soprassedere. Decidiamo di andare fino ad Urbino, passando per San Leo, un paese medievale arroccato in cima ad un cocuzzolo, in cui è stato imprigionato Giuseppe Balsamo detto il Cagliostro.
Eccovi il link per saperne di più:
http://www.comune.san-leo.ps.it/immcagliostro/CAGLIOSTRO.html
Vento freddo, luce bianchissima, poche persone, gli unici stranieri, noi.
Entriamo in un negozio per curiosare, nessuno. Dico nessuno, rimaniamo cinque minuti ad aspettare, nessuno. Usciamo, un caffè in un osteria locale, via verso Urbino, è quasi l’una.
Il viaggio prosegue con un panorama splendido, immaginatevi un quadro di Raffaello Sanzio, Michelangelo, Leonardo da Vinci, lo sfondo della Gioconda, tanto per capirci, sono queste dolci colline, verde smeraldo, aceri rossi, in alcuni scorci non si scorge opera umana, non una strada, un traliccio, solo natura.
Immaginatevi di abitare qui………………………………………
Che palle!!!!!
Arriviamo ad Urbino, innanzi tutto vi do le cifre, 15.000 abitanti, 20.000 studenti di cui il 70% giovani donne.
Per il resto beccatevi il link con wikipedia, così mi evitate il copia ed incolla:
http://it.wikipedia.org/wiki/Urbino
dicevamo, non so se mi spiego, ho avuto la stessa sensazione a Rimini, tanto per capirci, brune, bionde, alte, piccole, magre, cicciotte, alla moda e fricchettone, insomma per tutti i gusti. Ho fame, cerchiamo un posto dove mangiare, c’è un ristorante macrobiotico dove Massimiliano andava quando frequentava l’università. Si mangia discretamente, poi scusate con 6,20 € cosa pretendete!!! Bietole scottate, cous cous con i porri, ceci in umido, cavoli in agro, un bicchiere di te verde, tutto sano e naturale. Mangi benissimo, il dramma è che dopo due ore hai fame.
Due passi, caffè.
E, in tutto il suo splendore, mi appare il Palazzo Ducale di Urbino, sede del Museo Nazionale delle Marche.
Così nella foto è come l’ho visto io.
La luce diversa, un ponteggio per il restauro della facciata, ma così è.
http://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_Ducale_di_Urbino
http://it.wikipedia.org/wiki/Galleria_Nazionale_delle_Marche
Eccovi i link, non sto a farvi una descrizione, anche perché su wikipedia è fatta benissimo, con foto, rimandi, tutto quello che serve. In fondo si tratta sempre della migliore enciclopedia online, volete saperne di più???
Eccovi il link:
http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:A_proposito_di_Wikipedia
La spesa per visitare un museo come questo è irrisoria, 5 €, accompagnati da una guida, Francesca una giovane urbinate, ingegnere meccanico, guida in un museo per passione, che spiega, racconta, commenta quello che vediamo, ma ci lascia anche tutto il tempo per ammirare ogni quadro, sala, arazzo, stemma, presente in ogni stanza. La visita di tutte le sale dura oltre due ore, sono oltre trenta.
Finito il giro negli appartamenti ducali, proseguiamo nella biblioteca, quello che ne rimane, visto che, con l’annessione del Ducato di Urbino allo stato pontificio, venne spostata in blocco nelle biblioteche vaticane.
Non ci sono parole.
Gli urbinati sono ancora incazzati adesso.
Usciamo, è buio ormai, piove.
In un negozio acquisto del te verde al gelsomino, la mia passione.
Sposi oggi………, ma domani?????
Sabato e domenica Palazzo Guidi espone a “Non solo Sposi” una fiera specializzata in matrimoni.
Prepariamo un buffet per l’occasione, quiche con formaggio, zafferano e pepe, oppure con cipolle di Tropea e guanciale, con zucchine e prosciutto crudo, bignè con fonduta di pecorino, rotoli di pan di spagna con confettura di melanzane, rollè di carne con pomodori confit e formaggio, peschine alla cioccolata e alkermes, strudel di mele e pistacchi e composta di mela, cioccolata calda, tartine di pan brioche con alici e pesto di rucola, petit fleur con cioccolata e noci, composta di mele e pomodori confit, composta di cachi e pistacchi.
Ho fotografato il vassoio di petit fleur, perché era veramente bello, tutto il tavolo, tutto lo stand.
C’era tutto lo staff del locale, cucina, sala, due titolari.
Con la casacca da cuoco ero, anzi sono uno schianto.
Appena arrivati, abbiamo sistemato tutto. Tutto perfetto.
Un giro per la fiera, molte persone, lo scenario classico di questo tipo di fiere.
Lei, la Diva, la giovane promessa sposa, tutto è previsto e studiato in funzione sua, il vestito, il trucco, la cerimonia, il pranzo al ristorante.
La reverenda Madre, ovvero la madre della Diva, per fare in modo che tutto vada a seconda dei suoi desideri (della figlia, ovviamente).
Poi, alla fine di tutto, il padre. Affranto su un divano ad aspettare l’unica cosa che veramente conti per lui. Il conto ovviamente. Non potrà esimersi naturalmente, altrimenti che ci sta a fare????
Lo sposo, mi direte voi?
Ma lo sposo, in questi casi, non serve a niente, se non da comparsa, da cavalier servente.
Il nostro stand, affollatissimo, nel quale aleggiava ovunque il profumo della cioccolata. Vi spiego come era fatta:
cioccolato fondente, cioccolato bianco, cacao amaro, latte intero e panna messi a bollire con cannella, non so se mi spiego, il gusto era eccezionale, morbido, vellutato, faceva impazzire tutte le donne………….
Solo donne, negli stand intorno a noi, la ragazza con un negozio di cornici, due signore con il Bimby Vorkwerk. Una fotografa, un ensemble di musiciste, le Mariposas, cinque donne, bravissime, anche se, dopo cinque o sei Ave Maria di Shubert, uno ha gli incubi, anche se a suonare ci sono due buddiste.
Al solito socializzo, conosco la violinista, la corniciaia, una ragazza del sagittario, ovvero la ragazza con la valigia, ovviamente mi ricorda una persona………………………
E’ tardi sono le 19, abbiamo gente a cena, si torna a casa.
comunque fossi un'avvocato divorzista uno stand lo aprirei, solo per dare consigli, sai non si sa mai....................... ;-)
Prepariamo un buffet per l’occasione, quiche con formaggio, zafferano e pepe, oppure con cipolle di Tropea e guanciale, con zucchine e prosciutto crudo, bignè con fonduta di pecorino, rotoli di pan di spagna con confettura di melanzane, rollè di carne con pomodori confit e formaggio, peschine alla cioccolata e alkermes, strudel di mele e pistacchi e composta di mela, cioccolata calda, tartine di pan brioche con alici e pesto di rucola, petit fleur con cioccolata e noci, composta di mele e pomodori confit, composta di cachi e pistacchi.
Ho fotografato il vassoio di petit fleur, perché era veramente bello, tutto il tavolo, tutto lo stand.
C’era tutto lo staff del locale, cucina, sala, due titolari.
Con la casacca da cuoco ero, anzi sono uno schianto.
Appena arrivati, abbiamo sistemato tutto. Tutto perfetto.
Un giro per la fiera, molte persone, lo scenario classico di questo tipo di fiere.
Lei, la Diva, la giovane promessa sposa, tutto è previsto e studiato in funzione sua, il vestito, il trucco, la cerimonia, il pranzo al ristorante.
La reverenda Madre, ovvero la madre della Diva, per fare in modo che tutto vada a seconda dei suoi desideri (della figlia, ovviamente).
Poi, alla fine di tutto, il padre. Affranto su un divano ad aspettare l’unica cosa che veramente conti per lui. Il conto ovviamente. Non potrà esimersi naturalmente, altrimenti che ci sta a fare????
Lo sposo, mi direte voi?
Ma lo sposo, in questi casi, non serve a niente, se non da comparsa, da cavalier servente.
Il nostro stand, affollatissimo, nel quale aleggiava ovunque il profumo della cioccolata. Vi spiego come era fatta:
cioccolato fondente, cioccolato bianco, cacao amaro, latte intero e panna messi a bollire con cannella, non so se mi spiego, il gusto era eccezionale, morbido, vellutato, faceva impazzire tutte le donne………….
Solo donne, negli stand intorno a noi, la ragazza con un negozio di cornici, due signore con il Bimby Vorkwerk. Una fotografa, un ensemble di musiciste, le Mariposas, cinque donne, bravissime, anche se, dopo cinque o sei Ave Maria di Shubert, uno ha gli incubi, anche se a suonare ci sono due buddiste.
Al solito socializzo, conosco la violinista, la corniciaia, una ragazza del sagittario, ovvero la ragazza con la valigia, ovviamente mi ricorda una persona………………………
E’ tardi sono le 19, abbiamo gente a cena, si torna a casa.
comunque fossi un'avvocato divorzista uno stand lo aprirei, solo per dare consigli, sai non si sa mai....................... ;-)
lunedì, novembre 20, 2006
La cura
La Cura di Franco Battiato
da L'Imboscata - PolyGram 1996
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce
per non farti invecchiare.
E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te.
Vagavo per i campi del Tennessee
(come vi ero arrivato, chissà).
Non hai fiori bianchi per me?
Più veloci di aquile i miei sogni
attraversano il mare.
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza.
Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza.
I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi,
la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi.
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
TI salverò da ogni malinconia,
perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te...
io sì, che avrò cura di te.
da L'Imboscata - PolyGram 1996
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce
per non farti invecchiare.
E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te.
Vagavo per i campi del Tennessee
(come vi ero arrivato, chissà).
Non hai fiori bianchi per me?
Più veloci di aquile i miei sogni
attraversano il mare.
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza.
Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza.
I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi,
la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi.
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
TI salverò da ogni malinconia,
perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te...
io sì, che avrò cura di te.
Se avessi l’eloquenza degli uomini o degli angeli,
“Se avessi l’eloquenza degli uomini o degli angeli,
ma parlassi senza amore, sarei come un gong che rimbomba o un cimbalo che tintinna.
Se avessi il dono della profezia,
se capissi tutti i misteri e conoscessi tutte le cose e se avessi la fede da muovere le montagne,
ma non avessi l’amore,
non sarei che un niente…..”
(Lettera di San Paolo ai Corinti)
Non male come introduzione, vero???
Ho letto un po’ di libri, anzi ho finito di leggere “Un indovino mi disse” di Tiziano Terzani. E qui che ho trovato la citazione di prima, inoltre ho riletto “E’ una vita che ti aspetto” di Fabio Volo, un libro curioso, acquistato così per caso, ma il caso non esiste, lo sappiamo tutti, no??? Racconta la storia di Francesco, un trentenne profondamente infelice, che scopre la vita, il vivere ogni giorno, con la profonda certezza di aggiungere vita ai giorni, non giorni alla vita, al sopravvivere alla quotidianità. Bello, ve lo consiglio se volete leggere qualcosa di leggero, di sorridere, evadere un po’.
Ho anche letto “Il Club erotico del martedì” Lisa Beth Kovetz, libro divertente, molto sex and the city, dedicato a Barbara e Daniela, anzi l’ho regalato a Daniela per il suo compleanno.
http://letteraturaerotica.blog.tiscali.it/ba2900045/
http://chicklitplanet.blogspot.com/
Vi ho trascurato un po’, ma sto scrivendo un racconto, il tempo per scrivere è quello che è.
In questi giorni ho fatto molte cose, ho visto molti posti, sono ritornato in treno al Kaikan di Firenze, ho mangiato cena in un ristorante vegetariano a Faenza, stiamo organizzando una cena vegetariana qua a Palazzo Guidi, ho comperato l’ultimo libro di Irvine Welsh “I segreti erotici dei grandi chef”, ho telefonato a mio fratello. Ho girato per la Fiera di San Martino qui a Sant’Arcangelo, ho conosciuto la rappresentante della Campari a Rimini, è buddista. Che sia un segno?
Mah!!!
Ho provato alcune ricette nuove, ma ve le racconterò un’altra volta. Tanto le sto mettendo tutte su un quaderno. Sto diventando un ragazzo serio.
Ho conosciuto una tipa interessante al kaikan di Firenze, una principessa medicea, bellissima, vegetariana, studentessa di Accademia dell’Arte, vorrei invitarla a cena qui, ma non riesco, lei è reperibile ogni 12 giorni, oggi c’era, ma non sono riuscito a parlarle, ad invitarla.
Ho poco da provare, tanto so che è lei, sempre lei, non riesco a togliermela dalla mente.
A volte chiamo gli altri con il suo nome, sono innamorato senza speranza.
Ha l’indirizzo del mio blog, magari mi legge, oppure no. Non lo so, ma va bene lo stesso.
Molti miei amici, mi leggono, la Pina soprattutto!!!
Grande Pina!!!
Alla prossima!!
ma parlassi senza amore, sarei come un gong che rimbomba o un cimbalo che tintinna.
Se avessi il dono della profezia,
se capissi tutti i misteri e conoscessi tutte le cose e se avessi la fede da muovere le montagne,
ma non avessi l’amore,
non sarei che un niente…..”
(Lettera di San Paolo ai Corinti)
Non male come introduzione, vero???
Ho letto un po’ di libri, anzi ho finito di leggere “Un indovino mi disse” di Tiziano Terzani. E qui che ho trovato la citazione di prima, inoltre ho riletto “E’ una vita che ti aspetto” di Fabio Volo, un libro curioso, acquistato così per caso, ma il caso non esiste, lo sappiamo tutti, no??? Racconta la storia di Francesco, un trentenne profondamente infelice, che scopre la vita, il vivere ogni giorno, con la profonda certezza di aggiungere vita ai giorni, non giorni alla vita, al sopravvivere alla quotidianità. Bello, ve lo consiglio se volete leggere qualcosa di leggero, di sorridere, evadere un po’.
Ho anche letto “Il Club erotico del martedì” Lisa Beth Kovetz, libro divertente, molto sex and the city, dedicato a Barbara e Daniela, anzi l’ho regalato a Daniela per il suo compleanno.
http://letteraturaerotica.blog.tiscali.it/ba2900045/
http://chicklitplanet.blogspot.com/
Vi ho trascurato un po’, ma sto scrivendo un racconto, il tempo per scrivere è quello che è.
In questi giorni ho fatto molte cose, ho visto molti posti, sono ritornato in treno al Kaikan di Firenze, ho mangiato cena in un ristorante vegetariano a Faenza, stiamo organizzando una cena vegetariana qua a Palazzo Guidi, ho comperato l’ultimo libro di Irvine Welsh “I segreti erotici dei grandi chef”, ho telefonato a mio fratello. Ho girato per la Fiera di San Martino qui a Sant’Arcangelo, ho conosciuto la rappresentante della Campari a Rimini, è buddista. Che sia un segno?
Mah!!!
Ho provato alcune ricette nuove, ma ve le racconterò un’altra volta. Tanto le sto mettendo tutte su un quaderno. Sto diventando un ragazzo serio.
Ho conosciuto una tipa interessante al kaikan di Firenze, una principessa medicea, bellissima, vegetariana, studentessa di Accademia dell’Arte, vorrei invitarla a cena qui, ma non riesco, lei è reperibile ogni 12 giorni, oggi c’era, ma non sono riuscito a parlarle, ad invitarla.
Ho poco da provare, tanto so che è lei, sempre lei, non riesco a togliermela dalla mente.
A volte chiamo gli altri con il suo nome, sono innamorato senza speranza.
Ha l’indirizzo del mio blog, magari mi legge, oppure no. Non lo so, ma va bene lo stesso.
Molti miei amici, mi leggono, la Pina soprattutto!!!
Grande Pina!!!
Alla prossima!!
mercoledì, novembre 01, 2006
Torino, andata e ritorno.........
Ciao a tutti, buon Halloween, per chi ci crede...............
Ho qualche problema con il server, quindi ho dei post vecchi da caricare, spunti, pensieri, riflessioni varie, ma sono ancora sul portatile, appena riesco ve li faccio leggere.................
Domenica Torino, Salone del Gusto.
Siamo partiti all'alba, il nostro treno partiva alle 5,00 da Rimini, la sera prima cena importante, quindi sono riuscito ad andare a dormire all'una, come al solito poche ore di sonno, ma una grande voglia di essere li.
Il viaggio avventuroso come tutti i viaggi in treno, non per i pericoli, ma per le persone, le situazioni, l'atmosfera.
Partiamo, è buio, abbiamo sonno, dormiamo, insieme ad altri sconosciuti viaggiatori, le nostre storie si incontrano brevemente, e poi ci lasciano così come sono entrate.
Prima di Bologna il capotreno ci sveglia, hanno ritrovato una borsa rubata prima di Ancona una borsa, chiede se qualcuno ne sa qualcosa, se qualcuno la reclama, solo sguardi assonnati, un no generale.
Il viaggio prosegue senza intoppi, albeggia, c'è la nebbia, dimenticavo che nella pianura padana è stagione ormai.
Ho nostalgia del sole di Rimini.
Arriviamo a Torino c'è il sole, meno male, ero spiritualmente preparato al freddo, mi sento come Totò e Peppino De Filippo in un loro celebre film.
Arriviamo, una coda pazzesca, riusciamo ad entrare, appena in tempo per la conferenza che ci interessa:
"Mangiare è un atto agricolo
I cuochi e le loro comunità: si cucina cultura, si cucina interdipendenza, si cucina grazie alla esistenza di una rete che vede i cuochi in posizione strategica, educatori verso il pubblico, e garanzia verso i produttori eccellenti del territorio."
Finisce a sono l'una, abbiamo una fame pazzesca, c'è l'Enoteca del Salone, un piatto di pesce crudo e un bicchiere di bollicine, te verde alla menta.
Non spendiamo nemmeno molto.
In giro per il salone, un sacco di persone, si parla di 100.000 presenze nei primi 4 giorni, folla dappertutto, ma riusciamo a vedere, assaggiare, conoscere, incontro amici, vedo persone che non vedo e non sento da tempo, con immensa gioia, devo confessarvi, chi c'era sa!!!!!!!!!!!!!!
Ci perdiamo, ci incontriamo di nuovo, dappertutto ragazzi e ragazze dello staff Slowfood, nlla loro divisa ufficiale, una t-shirt verde acido.
Rimaniamo fino alla chiusura.
Taxi, per andare in stazione, 8 euro dal Lingotto alla Stazione Lingotto, non ho parole, poi si lamentano!!!!
Sono ospite di un'amica, lei non c'è però è una casa, doccia, relax, poi a dormire, domani, Torino.
Prima di partire, un giro in Bra, caffè, poi via si riparte.
Ore sedici, ultima conferenza:
"Vendere i prodotti, non i produttori
Lo scollamento dei produttori dal mercato non fa bene a nessuno: non fa bene ai prezzi, non fa bene alla qualità, non fa bene all’economia, non fa bene all’agricoltura. Le esperienze di filiera corta e di rapporti più stretti tra chi produce e chi acquista stanno dando in tutto il mondo risultati confortanti: quali sono le linee guida per lo sviluppo di questo nuovo e antichissimo modo di vendere e di comprare?"
Non riesco a seguirla tutta, devo scappare a Pocapaglia, ho un impegno che non posso spostare.
Rivedo Daniela e Barbara, ci parliamo, ci scambiamo opinioni e abbracci,mi raccontano le loro ultime novità, racconto le mie............
Ore 5,00 sveglia, si riparte, torno a Rimini, il mio lavoro mi aspetta.
Saluto Bra, salgo sul treno, un altro viaggio, altre persone, leggo, studio, dormo un pò.
Sono arrivato, un sole caldo mi accoglie, l'aria è frizzante.
Ho qualche problema con il server, quindi ho dei post vecchi da caricare, spunti, pensieri, riflessioni varie, ma sono ancora sul portatile, appena riesco ve li faccio leggere.................
Domenica Torino, Salone del Gusto.
Siamo partiti all'alba, il nostro treno partiva alle 5,00 da Rimini, la sera prima cena importante, quindi sono riuscito ad andare a dormire all'una, come al solito poche ore di sonno, ma una grande voglia di essere li.
Il viaggio avventuroso come tutti i viaggi in treno, non per i pericoli, ma per le persone, le situazioni, l'atmosfera.
Partiamo, è buio, abbiamo sonno, dormiamo, insieme ad altri sconosciuti viaggiatori, le nostre storie si incontrano brevemente, e poi ci lasciano così come sono entrate.
Prima di Bologna il capotreno ci sveglia, hanno ritrovato una borsa rubata prima di Ancona una borsa, chiede se qualcuno ne sa qualcosa, se qualcuno la reclama, solo sguardi assonnati, un no generale.
Il viaggio prosegue senza intoppi, albeggia, c'è la nebbia, dimenticavo che nella pianura padana è stagione ormai.
Ho nostalgia del sole di Rimini.
Arriviamo a Torino c'è il sole, meno male, ero spiritualmente preparato al freddo, mi sento come Totò e Peppino De Filippo in un loro celebre film.
Arriviamo, una coda pazzesca, riusciamo ad entrare, appena in tempo per la conferenza che ci interessa:
"Mangiare è un atto agricolo
I cuochi e le loro comunità: si cucina cultura, si cucina interdipendenza, si cucina grazie alla esistenza di una rete che vede i cuochi in posizione strategica, educatori verso il pubblico, e garanzia verso i produttori eccellenti del territorio."
Finisce a sono l'una, abbiamo una fame pazzesca, c'è l'Enoteca del Salone, un piatto di pesce crudo e un bicchiere di bollicine, te verde alla menta.
Non spendiamo nemmeno molto.
In giro per il salone, un sacco di persone, si parla di 100.000 presenze nei primi 4 giorni, folla dappertutto, ma riusciamo a vedere, assaggiare, conoscere, incontro amici, vedo persone che non vedo e non sento da tempo, con immensa gioia, devo confessarvi, chi c'era sa!!!!!!!!!!!!!!
Ci perdiamo, ci incontriamo di nuovo, dappertutto ragazzi e ragazze dello staff Slowfood, nlla loro divisa ufficiale, una t-shirt verde acido.
Rimaniamo fino alla chiusura.
Taxi, per andare in stazione, 8 euro dal Lingotto alla Stazione Lingotto, non ho parole, poi si lamentano!!!!
Sono ospite di un'amica, lei non c'è però è una casa, doccia, relax, poi a dormire, domani, Torino.
Prima di partire, un giro in Bra, caffè, poi via si riparte.
Ore sedici, ultima conferenza:
"Vendere i prodotti, non i produttori
Lo scollamento dei produttori dal mercato non fa bene a nessuno: non fa bene ai prezzi, non fa bene alla qualità, non fa bene all’economia, non fa bene all’agricoltura. Le esperienze di filiera corta e di rapporti più stretti tra chi produce e chi acquista stanno dando in tutto il mondo risultati confortanti: quali sono le linee guida per lo sviluppo di questo nuovo e antichissimo modo di vendere e di comprare?"
Non riesco a seguirla tutta, devo scappare a Pocapaglia, ho un impegno che non posso spostare.
Rivedo Daniela e Barbara, ci parliamo, ci scambiamo opinioni e abbracci,mi raccontano le loro ultime novità, racconto le mie............
Ore 5,00 sveglia, si riparte, torno a Rimini, il mio lavoro mi aspetta.
Saluto Bra, salgo sul treno, un altro viaggio, altre persone, leggo, studio, dormo un pò.
Sono arrivato, un sole caldo mi accoglie, l'aria è frizzante.
martedì, ottobre 24, 2006
Genuino!
Martedi,
Hola, oggi è mercoledì, ma vi racconto quello che ho fatto ieri, martedì appunto. Lunedì sera Massimiliano è partito per Ferrara, suo padre non sta bene, io sono rimasto qui. Viene una persona a trovarmi, sono curioso, voglio conoscerla meglio, ho dubbi, domande, cerco delle risposte.
Martedì mattina è una giornata splendida, il sole illumina tutto, fa caldo, arriva, saluti, poi si parte, caffè a Rimini, due passi in centro, la piazza principale, le vie commerciali, i negozi, le persone affaccendate in altre faccende. Arriva mezzogiorno, aperitivo alla Bubana. Un locale che frequento di sera, durante il giorno ha un’altra faccia, un altro aspetto, ma c’è una bella energia in quel posto, mi piace.
Passeggiata sul lungomare, una piada, due passi in spiaggia, una mareggiata ha lasciato i sui segni, residui vari sulla battigia, granchietti, un po’ di conchiglie, il mare che frange sul bagnasciuga, il sole caldo su di noi.
Ci sono 28 gradi, siamo a fine ottobre, ho caldo, è stupefacente. Sono in maniche di camicia, su da noi sarebbe quasi impossibile.
Torniamo a casa, al ristorante, merenda con bavarese alla cannella e salsa di cioccolato fondente e peperoncino, tortino al cioccolato dal cuore fondente e salsa di pere al rhum, un bicchiere di Passito di Pantelleria.
Una sigaretta, un caffè, parliamo tranquillamente godendoci il momento.
Sono le sei e mezza, è arrivato il momento di salutarci, un abbraccio, parte.
Ho avuto le mie risposte.
Otto e trenta arriva Massimiliano, andiamo a cena, prima decidiamo per un locale a Ravenna, ma è tardi, optiamo per “Acero Rosso” in Rimini, il migliore ristorante della città, una stella Michelin, ci accoglie la maitre gentilissima, un po’ stupita, non sembriamo assolutamente clienti di un locale simile.
Entree, mazzancolla su germogli e pancarrè tostato, antipasto salmone marinato con germogli e pan brioche , pesce azzurro caldo e freddo, secondo tonno al blu su tortino di zucca, orata su salsa di cipolle di tropea e porto, erbe e crema di latte. I piatti sono veramente belli, presentati benissimo, un trionfo di sapori, la maitre dopo un accenno serio, scherza con noi, Masimiliano è stupito, non aveva mai visto una situazione simile in un ristorante del genere. Non conosce il mio fascino!!!!!!!!!!!!!!!!
Finito cena, ci presentiamo, Valeria, la maitre, verrà a trovarci al più presto…………
Ho lanciato il guanto di sfida, ho il presentimento che sarà raccolto.
Un giro in Rimini, c’è festa, Genuino, una serie di produttori di vino ha organizzato una degustazione di una serie di bottiglie, solo a Rimini, si fanno queste cose di martedì sera!!!!!!!
E’ tardi, come al solito sono quasi le due.
Buonanotte, a presto a tutti voi.
Hola, oggi è mercoledì, ma vi racconto quello che ho fatto ieri, martedì appunto. Lunedì sera Massimiliano è partito per Ferrara, suo padre non sta bene, io sono rimasto qui. Viene una persona a trovarmi, sono curioso, voglio conoscerla meglio, ho dubbi, domande, cerco delle risposte.
Martedì mattina è una giornata splendida, il sole illumina tutto, fa caldo, arriva, saluti, poi si parte, caffè a Rimini, due passi in centro, la piazza principale, le vie commerciali, i negozi, le persone affaccendate in altre faccende. Arriva mezzogiorno, aperitivo alla Bubana. Un locale che frequento di sera, durante il giorno ha un’altra faccia, un altro aspetto, ma c’è una bella energia in quel posto, mi piace.
Passeggiata sul lungomare, una piada, due passi in spiaggia, una mareggiata ha lasciato i sui segni, residui vari sulla battigia, granchietti, un po’ di conchiglie, il mare che frange sul bagnasciuga, il sole caldo su di noi.
Ci sono 28 gradi, siamo a fine ottobre, ho caldo, è stupefacente. Sono in maniche di camicia, su da noi sarebbe quasi impossibile.
Torniamo a casa, al ristorante, merenda con bavarese alla cannella e salsa di cioccolato fondente e peperoncino, tortino al cioccolato dal cuore fondente e salsa di pere al rhum, un bicchiere di Passito di Pantelleria.
Una sigaretta, un caffè, parliamo tranquillamente godendoci il momento.
Sono le sei e mezza, è arrivato il momento di salutarci, un abbraccio, parte.
Ho avuto le mie risposte.
Otto e trenta arriva Massimiliano, andiamo a cena, prima decidiamo per un locale a Ravenna, ma è tardi, optiamo per “Acero Rosso” in Rimini, il migliore ristorante della città, una stella Michelin, ci accoglie la maitre gentilissima, un po’ stupita, non sembriamo assolutamente clienti di un locale simile.
Entree, mazzancolla su germogli e pancarrè tostato, antipasto salmone marinato con germogli e pan brioche , pesce azzurro caldo e freddo, secondo tonno al blu su tortino di zucca, orata su salsa di cipolle di tropea e porto, erbe e crema di latte. I piatti sono veramente belli, presentati benissimo, un trionfo di sapori, la maitre dopo un accenno serio, scherza con noi, Masimiliano è stupito, non aveva mai visto una situazione simile in un ristorante del genere. Non conosce il mio fascino!!!!!!!!!!!!!!!!
Finito cena, ci presentiamo, Valeria, la maitre, verrà a trovarci al più presto…………
Ho lanciato il guanto di sfida, ho il presentimento che sarà raccolto.
Un giro in Rimini, c’è festa, Genuino, una serie di produttori di vino ha organizzato una degustazione di una serie di bottiglie, solo a Rimini, si fanno queste cose di martedì sera!!!!!!!
E’ tardi, come al solito sono quasi le due.
Buonanotte, a presto a tutti voi.
mercoledì, ottobre 18, 2006
Buongiorno a tutti!!!!!
E' un pò che non scrivo più nulla, e vero che la mia vita è sempre impegnata, lavoro, uscite, in fondo sono vicino a Rimini, le occasioni per uscire non mancano mai.
Devo ammettere che mi mancate tutti, però quando ci mettiamo ai fornelli tutto passa, la passine mi prende, e sono felice di essere qua.
Ogni tanto penso di trasferirmi definitivamente qua, ma non è ancora giunto il momento, la mia anima da zingaro prende il sopravvento, a gennaio ripartirò, non so dove andrò, ma seguirò la mia vita e la mia passione ovunque mi porterà.
Sabato scorso siamo andati a Sant'Agata Feltria, c'è la fiera del tartufo bianco, un paesino arroccato sugli Appennini, in provincia di Pesaro Urbino, domenica sera avevamo una cena a base di tartufi e funghi, uno dei piatti che viene apprezzato di più è "Porcino intero avvolto nella foglia di noce cotto nel coccio" un piatto molto semplice, ma con un gusto ed un profumo ineguagliabile.
Se venite a trovarmi, e se sarà ancora stagione ve lo consiglio.
Ieri, martedì siamo andati a Ferrara, altra splendido posto, una città davvero a misura di persona, spaziosa, ariosa, ricca di verde, passando davanti ad una vetrina ho visto "Colazione da Tiffany" con Audrey Hepburn, non ho resistito, l'ho acquistato.
Oggi l'ho visto, lei è bellissima, molto brava, una principessa, tanto per capirci.
Cerco di scrivere un po di più, ma il tempo è quello che è, gli impegni sono tanti, citando un film... "Infinite cose da fare, e così poco tempo...."
Vi saluto con un'altra citazione da Epicuro
Incipit della Lettera a Meneceo (sulla felicità)
Meneceo,
Mai si è troppo giovani o troppo vecchi per la conoscenza della felicità. A qualsiasi età è bello occuparsi del benessere dell'animo nostro.
Chi sostiene che non è ancora giunto il momento di dedicarsi alla conoscenza di essa, o che ormai è troppo tardi, è come se andasse dicendo che non è ancora il momento di essere felice, o che ormai è passata l'età. Ecco che da giovani come da vecchi è giusto che noi ci dedichiamo a conoscere la felicità. Per sentirci sempre giovani quando saremo avanti con gli anni in virtù del grato ricordo della felicità avuta in passato, e da giovani, irrobustiti in essa, per prepararci a non temere l'avvenire.[Epicuro - Lettera sulla felicità (a Meneceo) - Stampa alternativa, trad. di Angelo Maria Pellegrino
A presto
Un'abbraccio a tutti voi.
E' un pò che non scrivo più nulla, e vero che la mia vita è sempre impegnata, lavoro, uscite, in fondo sono vicino a Rimini, le occasioni per uscire non mancano mai.
Devo ammettere che mi mancate tutti, però quando ci mettiamo ai fornelli tutto passa, la passine mi prende, e sono felice di essere qua.
Ogni tanto penso di trasferirmi definitivamente qua, ma non è ancora giunto il momento, la mia anima da zingaro prende il sopravvento, a gennaio ripartirò, non so dove andrò, ma seguirò la mia vita e la mia passione ovunque mi porterà.
Sabato scorso siamo andati a Sant'Agata Feltria, c'è la fiera del tartufo bianco, un paesino arroccato sugli Appennini, in provincia di Pesaro Urbino, domenica sera avevamo una cena a base di tartufi e funghi, uno dei piatti che viene apprezzato di più è "Porcino intero avvolto nella foglia di noce cotto nel coccio" un piatto molto semplice, ma con un gusto ed un profumo ineguagliabile.
Se venite a trovarmi, e se sarà ancora stagione ve lo consiglio.
Ieri, martedì siamo andati a Ferrara, altra splendido posto, una città davvero a misura di persona, spaziosa, ariosa, ricca di verde, passando davanti ad una vetrina ho visto "Colazione da Tiffany" con Audrey Hepburn, non ho resistito, l'ho acquistato.
Oggi l'ho visto, lei è bellissima, molto brava, una principessa, tanto per capirci.
Cerco di scrivere un po di più, ma il tempo è quello che è, gli impegni sono tanti, citando un film... "Infinite cose da fare, e così poco tempo...."
Vi saluto con un'altra citazione da Epicuro
Incipit della Lettera a Meneceo (sulla felicità)
Meneceo,
Mai si è troppo giovani o troppo vecchi per la conoscenza della felicità. A qualsiasi età è bello occuparsi del benessere dell'animo nostro.
Chi sostiene che non è ancora giunto il momento di dedicarsi alla conoscenza di essa, o che ormai è troppo tardi, è come se andasse dicendo che non è ancora il momento di essere felice, o che ormai è passata l'età. Ecco che da giovani come da vecchi è giusto che noi ci dedichiamo a conoscere la felicità. Per sentirci sempre giovani quando saremo avanti con gli anni in virtù del grato ricordo della felicità avuta in passato, e da giovani, irrobustiti in essa, per prepararci a non temere l'avvenire.[Epicuro - Lettera sulla felicità (a Meneceo) - Stampa alternativa, trad. di Angelo Maria Pellegrino
A presto
Un'abbraccio a tutti voi.
mercoledì, ottobre 11, 2006
Slang buddista per addetti ai lavori
Questa non è roba mia, ma è divertente un sacco.....
Martedi 22 Giugno 2004 ore 15:07:33
[ Senpai ]: Uè Bak, come va?!
[ Bakis ]: Lascia stare, oggi c’ho l’ichinen a ruota.
[ Senpai ]: Mmh si si si, me l’aspettavo: stai skarmando, decisamente stai skarmando!
[ Bakis ]: Mah... è che ho fatto un pacco di daimoku ma la retribuzione karmica è un filo in ritardo.
[ Senpai ]: Ma di fronte al gohonzon?
[ Bakis ]: Si ma, boh, credo che il mio sia difettoso di fabbrica. Sarà ancora in garanzia?
[ Senpai ]: Eh ma ciccio, c’è sempre il Muro-nzon.
[ Bakis ]: Sarà…
[ Senpai ]: Sei andato al kaikan di recente?
[ Bakis ]: No.
[ Senpai ]: Reciti col jutzu?
[ Bakis ]: NO!
[ Senpai ]: Ahi ahi ahi…ecco perché. Però caro Bakis, aiutati che la buddità ti aiuta..Ma a kosen rufu come sei messo?
[ Bakis ]: Medio. Più che altro mi preoccupa lo stato vitale sotto le scarpe.
[ Senpai ]: Dai non ti preoccupare: due o tre colpi di gongyo e si assesta tutto.
[ Bakis ]: Si ma che mi dici sul mio solito nodo karmico? Cioè, è un tale casino.
[ Senpai ]: Uno shaku-buku e non se ne parla più..
[ Bakis ]: Hai ragione, al prossimo zadankai ci cravo due shaku-buku, mentre magari faccio un po’ di sokàn…
[ Senpai ]: Benefici a manetta! magari ti presento pure una ragazza che fa byakuren..
[ Bakis ]: Mah si perché no, il gosho di oggi mi è sembrato abbastanza possibilista in tal senso.
[ Senpai ]: Però ti devo avvertire che è un po’ fissata con l’itai doshin, non so se mi spiego..
[ Bakis ]: Ti spieghi…vabè vorrà dire che otterrà presto dei benefici, eheh!
[ Senpai ]: Ikeda-san sarebbe fiero di te.
[ Bakis ]: Cavolo grazie, sei solo shoten zenjin..non me lo merito.
[ Senpai ]: No, è che sto mettendo un po’ di buone cause in giro…sai ho un colloquio importante la settimana prossima..
[ Bakis ]: Sempre molto umano. Vabè ora vado a recitare un po’, non sia mai che mi becchi proprio il mondo più sfigato fra i 3000 disponibili..
[ Senpai ]: Ti manderò un po’ di daimoku ok?
[ Bakis ]: Si, ma a che ora? Fai verso le sette – sette e mezzo che prima sono incasinato!
[ Senpai ]: Ok ci vediamo giovedì al kaikan?
[ Bakis ]: Ovvio!
I due estraggono la pocket-campana portatile dalla borsa, la suonano e concludono con un sanshò.
In coro: Grazie!
Martedi 22 Giugno 2004 ore 15:07:33
[ Senpai ]: Uè Bak, come va?!
[ Bakis ]: Lascia stare, oggi c’ho l’ichinen a ruota.
[ Senpai ]: Mmh si si si, me l’aspettavo: stai skarmando, decisamente stai skarmando!
[ Bakis ]: Mah... è che ho fatto un pacco di daimoku ma la retribuzione karmica è un filo in ritardo.
[ Senpai ]: Ma di fronte al gohonzon?
[ Bakis ]: Si ma, boh, credo che il mio sia difettoso di fabbrica. Sarà ancora in garanzia?
[ Senpai ]: Eh ma ciccio, c’è sempre il Muro-nzon.
[ Bakis ]: Sarà…
[ Senpai ]: Sei andato al kaikan di recente?
[ Bakis ]: No.
[ Senpai ]: Reciti col jutzu?
[ Bakis ]: NO!
[ Senpai ]: Ahi ahi ahi…ecco perché. Però caro Bakis, aiutati che la buddità ti aiuta..Ma a kosen rufu come sei messo?
[ Bakis ]: Medio. Più che altro mi preoccupa lo stato vitale sotto le scarpe.
[ Senpai ]: Dai non ti preoccupare: due o tre colpi di gongyo e si assesta tutto.
[ Bakis ]: Si ma che mi dici sul mio solito nodo karmico? Cioè, è un tale casino.
[ Senpai ]: Uno shaku-buku e non se ne parla più..
[ Bakis ]: Hai ragione, al prossimo zadankai ci cravo due shaku-buku, mentre magari faccio un po’ di sokàn…
[ Senpai ]: Benefici a manetta! magari ti presento pure una ragazza che fa byakuren..
[ Bakis ]: Mah si perché no, il gosho di oggi mi è sembrato abbastanza possibilista in tal senso.
[ Senpai ]: Però ti devo avvertire che è un po’ fissata con l’itai doshin, non so se mi spiego..
[ Bakis ]: Ti spieghi…vabè vorrà dire che otterrà presto dei benefici, eheh!
[ Senpai ]: Ikeda-san sarebbe fiero di te.
[ Bakis ]: Cavolo grazie, sei solo shoten zenjin..non me lo merito.
[ Senpai ]: No, è che sto mettendo un po’ di buone cause in giro…sai ho un colloquio importante la settimana prossima..
[ Bakis ]: Sempre molto umano. Vabè ora vado a recitare un po’, non sia mai che mi becchi proprio il mondo più sfigato fra i 3000 disponibili..
[ Senpai ]: Ti manderò un po’ di daimoku ok?
[ Bakis ]: Si, ma a che ora? Fai verso le sette – sette e mezzo che prima sono incasinato!
[ Senpai ]: Ok ci vediamo giovedì al kaikan?
[ Bakis ]: Ovvio!
I due estraggono la pocket-campana portatile dalla borsa, la suonano e concludono con un sanshò.
In coro: Grazie!
Firenze, il Kaikan
Sveglia presto questa mattina, abbiamo i muratori che riparano il tetto, nessun problema, partiamo per Firenze, si va al Kaikan.
Giornata luminosa, cielo terso, aria frizzante, siamo ad ottobre inoltrato, ormai.
Partiamo, attraversiamo l'appennino tosco-emiliano, la radio cambia stazione, un pezzo di Haendel su Radiorai3, passiamo Anghiari, vedo la piana dove è stata combattuta la famosa battaglia dipinta da Leonardo Da Vinci,ed esposta al Louvre.
Eccovi il link
http://www.anghiari.it/new/italiano/battaglia_anghiari.asp
Passiamo la casa dove nacque Michelangelo a Caprese (AR)
C'è storia ad ogni piè sospinto...........
Ci fermiamo a mangiare qualcosa, ci siamo preparati un pranzo al sacco mica male!!!
Pane fatto da noi, con lonza di maiale marinata alle erbe, composta di melanzane, anche queste fatte da noi.
Pane con pecorino di Montenerone, pomodoro demi-confit, rucola.
Pan brioches con pomodoro demi-confit, composta di melanzane e alici marinate.
Focaccia dolce all'uva.
Mele e pere, da bere acqua, ma ci beviamo un bicchiere di rosso in un bistrot, si l'insegna diceva così!!!!!
Arriviamo al Kaikan, entriamo, un giardino in tutto il suo splendore ci accoglie, si respira sin da subito un'atmosfera di pace, di serenità.
Nella sala maggiore vedo Joju-Gohonzon, la responsabile delle byakuren mi apre il butsudan, è un'emozione fare Sansho, un'emozione come se fosse la prima volta che recito Nam Myoho Renge Kyo.
Il pomeriggio passa, recitiamo daimoku, due ore. L'ultima mezz'ora vola.
Fuori nel giardino c'è un anfiteatro, ci mangiamo qualcosa, in sottofondo il Daimoku recitato dagli altri membri.
Sono felice di essere lì, avere avuto fede, coraggio e determinazione mi ha portato in posti che mai avrei immaginato.
Sono le 18,30 ci incammianiamo verso casa.
Ci fermiamo a fare un giro a Sansepolcro, dove è nato Piero della Francesca, c'è un certo fascino, per il resto è un nulla assoluto.
Casa, gongyo, un giro a Rimini.
Quanto mi piace.
E' tardissimo, vado a dormire.
Buonanotte a tutti
Giornata luminosa, cielo terso, aria frizzante, siamo ad ottobre inoltrato, ormai.
Partiamo, attraversiamo l'appennino tosco-emiliano, la radio cambia stazione, un pezzo di Haendel su Radiorai3, passiamo Anghiari, vedo la piana dove è stata combattuta la famosa battaglia dipinta da Leonardo Da Vinci,ed esposta al Louvre.
Eccovi il link
http://www.anghiari.it/new/italiano/battaglia_anghiari.asp
Passiamo la casa dove nacque Michelangelo a Caprese (AR)
C'è storia ad ogni piè sospinto...........
Ci fermiamo a mangiare qualcosa, ci siamo preparati un pranzo al sacco mica male!!!
Pane fatto da noi, con lonza di maiale marinata alle erbe, composta di melanzane, anche queste fatte da noi.
Pane con pecorino di Montenerone, pomodoro demi-confit, rucola.
Pan brioches con pomodoro demi-confit, composta di melanzane e alici marinate.
Focaccia dolce all'uva.
Mele e pere, da bere acqua, ma ci beviamo un bicchiere di rosso in un bistrot, si l'insegna diceva così!!!!!
Arriviamo al Kaikan, entriamo, un giardino in tutto il suo splendore ci accoglie, si respira sin da subito un'atmosfera di pace, di serenità.
Nella sala maggiore vedo Joju-Gohonzon, la responsabile delle byakuren mi apre il butsudan, è un'emozione fare Sansho, un'emozione come se fosse la prima volta che recito Nam Myoho Renge Kyo.
Il pomeriggio passa, recitiamo daimoku, due ore. L'ultima mezz'ora vola.
Fuori nel giardino c'è un anfiteatro, ci mangiamo qualcosa, in sottofondo il Daimoku recitato dagli altri membri.
Sono felice di essere lì, avere avuto fede, coraggio e determinazione mi ha portato in posti che mai avrei immaginato.
Sono le 18,30 ci incammianiamo verso casa.
Ci fermiamo a fare un giro a Sansepolcro, dove è nato Piero della Francesca, c'è un certo fascino, per il resto è un nulla assoluto.
Casa, gongyo, un giro a Rimini.
Quanto mi piace.
E' tardissimo, vado a dormire.
Buonanotte a tutti
martedì, ottobre 10, 2006
Cugnà Romagnola
Oggi, mare a Gabicce, sulla spiaggia vento freddo, il cielo è azzurro, il sole caldo.
E’ ottobre, sono in spiaggia, mi rendo conto che non sarei riuscito a fare tutto questo, se non avessi avuto fede, non la fede in qualcosa di trascendentale, ma la fede profonda che nasce dentro di te, fede nella tua vita, nella tua missione.
Pensieri che vanno, sensazioni dentro di me, lo spettacolo che offre Gabicce Monte è da lasciare senza fiato, il cielo che si unisce al mare, la costa lontana, la spiaggia che prosegue verso Rimini, che si vede in lontananza.
Rientriamo, un giro in Rimini, due passi in centro, vetrine, negozi aperti, folla frettolosa e turisti incantati.
Rientriamo, pranzo. Oggi lo chef ha preparato risotto al salto alla zucca ferrarese, buonissimo.
Mica è da tutti avere uno chef tre stelle Michelin che ti fa da mangiare tutti i giorni, quando tocca a me sono sempre emozionato.
In frigo abbiamo dell’uva, delle mele, delle pere, qualche susina.
Ci inventiamo la Cugnà Romagnola, cucinata da un cuoco ferrarese ed un aiuto cuoco cuneese, è rimasta molto buona, dubitavate?????
Domani andiamo a Firenze, al kaikan
Vi racconterò.
Per arrivare all'alba non c'è altra via che la notte. Kahlil Gibran
E’ ottobre, sono in spiaggia, mi rendo conto che non sarei riuscito a fare tutto questo, se non avessi avuto fede, non la fede in qualcosa di trascendentale, ma la fede profonda che nasce dentro di te, fede nella tua vita, nella tua missione.
Pensieri che vanno, sensazioni dentro di me, lo spettacolo che offre Gabicce Monte è da lasciare senza fiato, il cielo che si unisce al mare, la costa lontana, la spiaggia che prosegue verso Rimini, che si vede in lontananza.
Rientriamo, un giro in Rimini, due passi in centro, vetrine, negozi aperti, folla frettolosa e turisti incantati.
Rientriamo, pranzo. Oggi lo chef ha preparato risotto al salto alla zucca ferrarese, buonissimo.
Mica è da tutti avere uno chef tre stelle Michelin che ti fa da mangiare tutti i giorni, quando tocca a me sono sempre emozionato.
In frigo abbiamo dell’uva, delle mele, delle pere, qualche susina.
Ci inventiamo la Cugnà Romagnola, cucinata da un cuoco ferrarese ed un aiuto cuoco cuneese, è rimasta molto buona, dubitavate?????
Domani andiamo a Firenze, al kaikan
Vi racconterò.
Per arrivare all'alba non c'è altra via che la notte. Kahlil Gibran
domenica, ottobre 08, 2006
Sabato,
Sabato,
Sabato mattina, mercato grande a Rimini, andiamo a fare un po’ di spesa per la cucina, pomodori, zucchine per la parmigiana, della rucola per la tagliata di carne.
Ho fame, mi compro una banana da una sciampa verduriera, che non rinuncia alla divisa neanche sul lavoro, stivali tipo western, jeans a corti sopra il ginocchio, maglietta nera con disegni scollata a barchetta.
Ha un cartello appeso al banco, “Non facciamo l’orario continuato, perché lavoriamo per vivere, non viviamo per lavorare” . Approvo la sua decisione,glielo dico, mi sorride, pago le banane, andiamo.
Un giro in centro, un caffè per me, un aperitivo per Massimiliano.
A casa, pranziamo, un film di Truffaut “Le due inglesi”
In cucina!!!
Prepariamo, la cena per questa sera, faccio le parmigiane, mi incasino un po’ con gli gnocchi di patate.
La cena scorre bene, finito il servizio ormai è mezzanotte.
Non ho voglia di uscire, scrivo aggiorno il blog, guardo la posta.
Buonanotte a tutti voi.
Sabato mattina, mercato grande a Rimini, andiamo a fare un po’ di spesa per la cucina, pomodori, zucchine per la parmigiana, della rucola per la tagliata di carne.
Ho fame, mi compro una banana da una sciampa verduriera, che non rinuncia alla divisa neanche sul lavoro, stivali tipo western, jeans a corti sopra il ginocchio, maglietta nera con disegni scollata a barchetta.
Ha un cartello appeso al banco, “Non facciamo l’orario continuato, perché lavoriamo per vivere, non viviamo per lavorare” . Approvo la sua decisione,glielo dico, mi sorride, pago le banane, andiamo.
Un giro in centro, un caffè per me, un aperitivo per Massimiliano.
A casa, pranziamo, un film di Truffaut “Le due inglesi”
In cucina!!!
Prepariamo, la cena per questa sera, faccio le parmigiane, mi incasino un po’ con gli gnocchi di patate.
La cena scorre bene, finito il servizio ormai è mezzanotte.
Non ho voglia di uscire, scrivo aggiorno il blog, guardo la posta.
Buonanotte a tutti voi.
“Sono tornatooooooooooooooooo!!!!!”
Ciao a tutti, a chi indovina la citazione del film un tortino al cioccolato dal cuore fondente
Sono rientrato da Bra, ho chiuso casa, svuotato armadi, cassetti, ho gettato via un sacco di roba inutile, residui di una vecchia vita che non tornerà più!!!!
Traslochi così fanno bene, aiutano a ripulirsi, ad eliminare quello che non serve, i nostri attaccamenti più nascosti.
Lunedì sono partito da Santarcangelo di Romagna in treno, ore 7,26 studenti assonnati, pendolari, io con quattro ore di sonno.
Mi piace viaggiare in treno, incontri un sacco di persone, varia umanità che altrimenti non avrei incontrato mai.
Arrivo, inizio il trasloco, smonto, imballo, vedo amici, insomma dovevo stare due giorni veloci, in realtà mi trovo mercoledì mattina con ancora mezza casa da smontare.
Mercoledì non dico nulla a nessuno, finalmente mi applico, smonto tutto, finisco sono l’una di notte passate.
Ore 5, sveglia dopo tre ore di sonno, sono stravolto.
Fortunatamente viene a prendermi Luisa, con il suo furgone, lei va a fare il mercato, io torno in Romagna, casa mia, ormai, mi sento uno zingaro, un cittadino del mondo, con nulla di mio se non il bagaglio.
La solita folla di studenti, pendolari, viaggiatori dell’alba, il treno non parte, hanno problemi ad un vagone, iniziamo bene.
Passano 20 minuti, partiamo. Il ritardo è clamoroso, sento mugugni e commenti arrabbiati, riusciremo ad arrivare in tempo????
Arrivo ad Asti, appena il tempo di arrivare ed eccolo che arriva, ETR 500, in tutto il suo splendore, salgo, finalmente parto per Rimini.
Leggo Tiziano Terzani, ho quasi finito ormai, dormo un po’, mi telefonano Barbara e Chiara, conosco una giovane universitaria che torna da Torino, lascia il fidanzato per andare a studiare a Bologna.
Ore 11,50 finalmente arrivo, mi accoglie un cielo limpido, luminoso, un vento frizzante mi accarezza, sono arrivato.
Telefono a Massimiliano, è a Rimini,mi passa a prendere, sono a casa.
Giovedì sera si lavora, abbiamo un po’ di persone prenotate, sarò stanco, non do il meglio di me stesso.
Venerdì mattina, mercato a Rimini, un giro in centro, a casa, pranzo, guardiamo Narnia su dvd, poi al lavoro.
Serata in uscita, solito ritrovo di sciampe, un giro, una birra, una focaccia con il rosmarino, poi, a casa sono le due passate, vado a dormire.
Buonanotte e a presto.
Sono rientrato da Bra, ho chiuso casa, svuotato armadi, cassetti, ho gettato via un sacco di roba inutile, residui di una vecchia vita che non tornerà più!!!!
Traslochi così fanno bene, aiutano a ripulirsi, ad eliminare quello che non serve, i nostri attaccamenti più nascosti.
Lunedì sono partito da Santarcangelo di Romagna in treno, ore 7,26 studenti assonnati, pendolari, io con quattro ore di sonno.
Mi piace viaggiare in treno, incontri un sacco di persone, varia umanità che altrimenti non avrei incontrato mai.
Arrivo, inizio il trasloco, smonto, imballo, vedo amici, insomma dovevo stare due giorni veloci, in realtà mi trovo mercoledì mattina con ancora mezza casa da smontare.
Mercoledì non dico nulla a nessuno, finalmente mi applico, smonto tutto, finisco sono l’una di notte passate.
Ore 5, sveglia dopo tre ore di sonno, sono stravolto.
Fortunatamente viene a prendermi Luisa, con il suo furgone, lei va a fare il mercato, io torno in Romagna, casa mia, ormai, mi sento uno zingaro, un cittadino del mondo, con nulla di mio se non il bagaglio.
La solita folla di studenti, pendolari, viaggiatori dell’alba, il treno non parte, hanno problemi ad un vagone, iniziamo bene.
Passano 20 minuti, partiamo. Il ritardo è clamoroso, sento mugugni e commenti arrabbiati, riusciremo ad arrivare in tempo????
Arrivo ad Asti, appena il tempo di arrivare ed eccolo che arriva, ETR 500, in tutto il suo splendore, salgo, finalmente parto per Rimini.
Leggo Tiziano Terzani, ho quasi finito ormai, dormo un po’, mi telefonano Barbara e Chiara, conosco una giovane universitaria che torna da Torino, lascia il fidanzato per andare a studiare a Bologna.
Ore 11,50 finalmente arrivo, mi accoglie un cielo limpido, luminoso, un vento frizzante mi accarezza, sono arrivato.
Telefono a Massimiliano, è a Rimini,mi passa a prendere, sono a casa.
Giovedì sera si lavora, abbiamo un po’ di persone prenotate, sarò stanco, non do il meglio di me stesso.
Venerdì mattina, mercato a Rimini, un giro in centro, a casa, pranzo, guardiamo Narnia su dvd, poi al lavoro.
Serata in uscita, solito ritrovo di sciampe, un giro, una birra, una focaccia con il rosmarino, poi, a casa sono le due passate, vado a dormire.
Buonanotte e a presto.
giovedì, ottobre 05, 2006
Non inseguire il passato
Non inseguire il passato,
non sperare inutilmente nel futuro,
il passato è già trascorso
e il futuro non è ancora arrivato.
Esamina a fondo le circostanze presenti nella realtà.
Una persona che, senza vacillare,
senza turbarsi,
che, compreso chiaramente il presente,
ha elevatodi un gradino il suo stato.
Concentrati semplicemente
su quello che deve essere fatto
oggi
Shakyamuni
non sperare inutilmente nel futuro,
il passato è già trascorso
e il futuro non è ancora arrivato.
Esamina a fondo le circostanze presenti nella realtà.
Una persona che, senza vacillare,
senza turbarsi,
che, compreso chiaramente il presente,
ha elevatodi un gradino il suo stato.
Concentrati semplicemente
su quello che deve essere fatto
oggi
Shakyamuni
domenica, ottobre 01, 2006
Aiuto, sono un aiuto cuoco!!!!!
Il momento tanto agognato, tanto sospirato, quello per il quale ho lottato è arrivato.
Filippo, se ne va, aprirà un ristorante con i suoi, si prende quindici giorni di ferie, e poi via al lavoro, come prima, più di prima.
Io prendo il suo posto, vi confesso che questa sera, ad inizio del servizio, ero agitatissimo, tanto per farvi capire come se, per la prima volta, facessi sesso con una donna bellissima ed esigente, dove non sai bene dove mettere le mani, cosa fare, ovviamente sapevo perfettamente cosa fare, ma un conto è fare qualcosa ogni tanto, una cosa è farla sempre, ma soprattutto sempre bene, al meglio, ne abbiamo già parlato, mi pare……….
Inizio un po’ caotico, con Massimiliano che mi spiegava l’esecuzione di ogni piatto, la paura terribile di non ricordarmi nulla, sono responsabile degli antipasti e dei dolci, ovviamente metto nei piatti anche il resto.
Tutto procede bene, finisce il servizio, puliamo e via, un giro in Rimini, a vedere se c’è lo stesso raduno di ieri sera…………..
C’è, cavoli se c’è un ritrovo di sciampe, musica, gente che si cerca, si trova, si conosce, due innamorati si baciano.
Vedo una tipa con un seno incredibile, sembra un balcone, come vorrei essere un vaso di gerani…………..
Un trancio di pizza nella panetteria notturna, una birra, due passi tra la folla.
Entriamo in un altro locale, il bar gay di ieri, un dj ciccione e cialtrone, mette musica di ogni genere con mix improbabili, si balla, si suda, tipe che si agitano.
Torniamo a casa.
Una principessa passa attorniata dalle sue amiche, si vede che è di un altro mondo, un altro pianeta, il passo, il vestito, tutto parla di lei………………..
Siamo a casa. E’ tardi, domani un bel po’ di lavoro che ci aspetta.
Lunedì mattina torno a casa, mi fermo fino a martedì, poi ritorno, vi racconterò.
Buonanotte e buona settimana a tutti voi.
Alla prossima.
Filippo, se ne va, aprirà un ristorante con i suoi, si prende quindici giorni di ferie, e poi via al lavoro, come prima, più di prima.
Io prendo il suo posto, vi confesso che questa sera, ad inizio del servizio, ero agitatissimo, tanto per farvi capire come se, per la prima volta, facessi sesso con una donna bellissima ed esigente, dove non sai bene dove mettere le mani, cosa fare, ovviamente sapevo perfettamente cosa fare, ma un conto è fare qualcosa ogni tanto, una cosa è farla sempre, ma soprattutto sempre bene, al meglio, ne abbiamo già parlato, mi pare……….
Inizio un po’ caotico, con Massimiliano che mi spiegava l’esecuzione di ogni piatto, la paura terribile di non ricordarmi nulla, sono responsabile degli antipasti e dei dolci, ovviamente metto nei piatti anche il resto.
Tutto procede bene, finisce il servizio, puliamo e via, un giro in Rimini, a vedere se c’è lo stesso raduno di ieri sera…………..
C’è, cavoli se c’è un ritrovo di sciampe, musica, gente che si cerca, si trova, si conosce, due innamorati si baciano.
Vedo una tipa con un seno incredibile, sembra un balcone, come vorrei essere un vaso di gerani…………..
Un trancio di pizza nella panetteria notturna, una birra, due passi tra la folla.
Entriamo in un altro locale, il bar gay di ieri, un dj ciccione e cialtrone, mette musica di ogni genere con mix improbabili, si balla, si suda, tipe che si agitano.
Torniamo a casa.
Una principessa passa attorniata dalle sue amiche, si vede che è di un altro mondo, un altro pianeta, il passo, il vestito, tutto parla di lei………………..
Siamo a casa. E’ tardi, domani un bel po’ di lavoro che ci aspetta.
Lunedì mattina torno a casa, mi fermo fino a martedì, poi ritorno, vi racconterò.
Buonanotte e buona settimana a tutti voi.
Alla prossima.
sabato, settembre 30, 2006
Festival delle sciampe e dintorni
Ieri sera finito il servizio siamo usciti, Massimiliano sapeva di un mercato notturno nel centro di Rimini, altro che mercato notturno!!!!!
Era il festival mondiale delle sciampe, ce ne erano un infinità, dappertutto, giovanissime, trentenni, quarantenni, (poche), veramente uno non sapeva dove guardare, qualche principessa l’ho vista, ma erano veramente perle rare. I locali erano stracolmi, la musica invadeva le strade, solo voglia di divertirsi e di conoscersi………………..
Abbiamo girato in lungo ed in largo, all’una del mattino, ci facciamo un trancio di pizza in una panetteria aperta, piena come se fosse mezzogiorno.
Ho bevuto una birra è ho un leggero stato di ebbrezza dovuto all’alcool, ho anche lavorato dodici ore in una cucina .
Proseguiamo, un caffè in un locale gay, mi sento un po’ osservato, ma non ci faccio caso……………
Seduti ad un tavolino osservo la folla passare, coppie, single disperati, gruppi di amici, sciami di ragazze.
Sentirsi solo in una folla così deve essere terribile, vedo qualcuno girare solo, disperato, ma passa e va come un’anima in pena, come un fantasma nella notte.
Ti penso, mi piacerebbe portarti qua, girare con te fino all’alba, ma è un pensiero, io sono qua, tu lontana dei chilometri……….
Lunedì parto, torno a casa, due giorni intensi, chiudo casa, definisco alcune cose, poi ritorno qua.
Mi hanno confermato fino alla fine di dicembre, poi cercherò un altro ristorante, un altro chef da cui imparare.
Ma questa è un’altra storia.
E’ sono le tredici passate, si mangia pranzo veloce al ristorante della Casa “Avanzi Freschissimi” poi al lavoro.
Alla prossima.
Ciao
Era il festival mondiale delle sciampe, ce ne erano un infinità, dappertutto, giovanissime, trentenni, quarantenni, (poche), veramente uno non sapeva dove guardare, qualche principessa l’ho vista, ma erano veramente perle rare. I locali erano stracolmi, la musica invadeva le strade, solo voglia di divertirsi e di conoscersi………………..
Abbiamo girato in lungo ed in largo, all’una del mattino, ci facciamo un trancio di pizza in una panetteria aperta, piena come se fosse mezzogiorno.
Ho bevuto una birra è ho un leggero stato di ebbrezza dovuto all’alcool, ho anche lavorato dodici ore in una cucina .
Proseguiamo, un caffè in un locale gay, mi sento un po’ osservato, ma non ci faccio caso……………
Seduti ad un tavolino osservo la folla passare, coppie, single disperati, gruppi di amici, sciami di ragazze.
Sentirsi solo in una folla così deve essere terribile, vedo qualcuno girare solo, disperato, ma passa e va come un’anima in pena, come un fantasma nella notte.
Ti penso, mi piacerebbe portarti qua, girare con te fino all’alba, ma è un pensiero, io sono qua, tu lontana dei chilometri……….
Lunedì parto, torno a casa, due giorni intensi, chiudo casa, definisco alcune cose, poi ritorno qua.
Mi hanno confermato fino alla fine di dicembre, poi cercherò un altro ristorante, un altro chef da cui imparare.
Ma questa è un’altra storia.
E’ sono le tredici passate, si mangia pranzo veloce al ristorante della Casa “Avanzi Freschissimi” poi al lavoro.
Alla prossima.
Ciao
giovedì, settembre 28, 2006
Giovedì, pranzo in spiaggia
Ieri sera, mi sentivo triste, sapete quella sensazione come se finissero le vacanze, in fondo il mese è quasi finito, ed il mio periodo di stage sta per terminare. Il mio desiderio di proseguire l’esperienza è profondo, vorrei rimanere qua almeno fino alla fine di dicembre, vediamo, qualsiasi cosa succeda sarà la migliore per me.
“ Buonanotte allo chef più zen che conosca. Sogni di zucchero” l’ho ricevuto ieri sera, è bello sapere che qualcuno ti pensa, anche chi non ti immagineresti mai………………..
Il piacere è anche più grande.
Questa mattina sveglia e Gongyo da Marcello, il cuoco corresponsabile di Max, poi fine mattinata in spiaggia.
Pace, sole caldo, venticello, un’insalata in riva al mare, un piacere impagabile, se non si vive per il piacere di vivere, per cosa viviamo a fare?
La proprietaria del bar sorride con il cuore, mi serve il caffè mi dice “Eccoti caro”, sappiamo che non è vero, ma è bello lo stesso, sempre meglio di quegli sguardi imbronciati, che si incontrano sovente dalle nostre parti.
Mezz’ora di quiete, poi ci prepariamo, oggi si riparte un’altra serata, altri piatti da creare…………
Ieri sera ho preparato le basi per lo strudel di pere, noci e pecorino, non vedo l’ora di assaggiarlo.
A presto
“ Buonanotte allo chef più zen che conosca. Sogni di zucchero” l’ho ricevuto ieri sera, è bello sapere che qualcuno ti pensa, anche chi non ti immagineresti mai………………..
Il piacere è anche più grande.
Questa mattina sveglia e Gongyo da Marcello, il cuoco corresponsabile di Max, poi fine mattinata in spiaggia.
Pace, sole caldo, venticello, un’insalata in riva al mare, un piacere impagabile, se non si vive per il piacere di vivere, per cosa viviamo a fare?
La proprietaria del bar sorride con il cuore, mi serve il caffè mi dice “Eccoti caro”, sappiamo che non è vero, ma è bello lo stesso, sempre meglio di quegli sguardi imbronciati, che si incontrano sovente dalle nostre parti.
Mezz’ora di quiete, poi ci prepariamo, oggi si riparte un’altra serata, altri piatti da creare…………
Ieri sera ho preparato le basi per lo strudel di pere, noci e pecorino, non vedo l’ora di assaggiarlo.
A presto
mercoledì, settembre 27, 2006
California e cabarettisti
Mercoledì,
Oggi inizia la mia ultima settimana, devo decidere molte cose, rimanere, partire, so quello che voglio, continuare questa esperienza fino a quando mi stuferò, non credo prima, ho molte idee, molti obiettivi, molta strada da fare…………….
Oggi ho conosciuto Andrea, un vecchio amico di Max, un cabarettista mancato, un vero talento sprecato, in attimo coglie la situazione, un buddista che non sa di esserlo.
Mi ha raccontato la sua esperienza negli Usa, in California, tra milionari e messicani, tra ville da film e settantenni in bikini e fidanzato trentenne giamaicano , corse nella notte in una città che non dorme mai, lavoro, divertimento, oceano pacifico.
Pranzo nella solita osteria a Poggio Berni, ai tavoli Alessandra, una ventenne romagnola, ci saluta con zciao.
A casa, si riprende……….
Oggi inizia la mia ultima settimana, devo decidere molte cose, rimanere, partire, so quello che voglio, continuare questa esperienza fino a quando mi stuferò, non credo prima, ho molte idee, molti obiettivi, molta strada da fare…………….
Oggi ho conosciuto Andrea, un vecchio amico di Max, un cabarettista mancato, un vero talento sprecato, in attimo coglie la situazione, un buddista che non sa di esserlo.
Mi ha raccontato la sua esperienza negli Usa, in California, tra milionari e messicani, tra ville da film e settantenni in bikini e fidanzato trentenne giamaicano , corse nella notte in una città che non dorme mai, lavoro, divertimento, oceano pacifico.
Pranzo nella solita osteria a Poggio Berni, ai tavoli Alessandra, una ventenne romagnola, ci saluta con zciao.
A casa, si riprende……….
Martedì, Ferrara
Sveglia alle 11 passate, che pacchia, dopo interminabili mattine all’alba, colazione, Gongyo, ci leggiamo un passo dal Gosho , “I tre ostacoli e i quattro demoni”
Il pomeriggio, in bicicletta a spasso per Ferrara, con il vento tra i capelli, ma quali capelli?????
Trovo una città molto a misura di persona, con un sacco di verde, piste ciclabili, biciclette ovunque, sembra di essere a Shangai.
E veramente molto che non inforco una bici e pedalo, ma girare una città così, tutta in pianura è una cosa da vedere, anzi da fare.
Aperitivo al Brindisi, poi a casa, questa sera c’è Kaneda a Santa Maria Maddalena in provincia di Rovigo,
Andiamo a sentire il suo incoraggiamento, vi farei un breve report, ma ho la biro che non scrive .
E’ tardi torniamo a casa, domani un’altra settimana.
Il pomeriggio, in bicicletta a spasso per Ferrara, con il vento tra i capelli, ma quali capelli?????
Trovo una città molto a misura di persona, con un sacco di verde, piste ciclabili, biciclette ovunque, sembra di essere a Shangai.
E veramente molto che non inforco una bici e pedalo, ma girare una città così, tutta in pianura è una cosa da vedere, anzi da fare.
Aperitivo al Brindisi, poi a casa, questa sera c’è Kaneda a Santa Maria Maddalena in provincia di Rovigo,
Andiamo a sentire il suo incoraggiamento, vi farei un breve report, ma ho la biro che non scrive .
E’ tardi torniamo a casa, domani un’altra settimana.
piove.......
Lunedì notte inoltrata.
Oggi Ferrara, siamo partiti lunedì nella notte, Max, Felipe ed io, pioveva, un nubifragio, un monsone, il traffico praticamente assente, solo la pioggia e un cd di Battisti che ci accompagna nella notte.
Sosta in un caffè aperto 24 ore, tipi strani che giocano alle carte, sono le 2 passate, una trecciola salata ed un caffè, poi si riparte. La strada è ancora lunga e piove.
Finalmente siamo arrivati, lasciamo Felipe alla stazione, suo padre lo aspetta per accompagnarlo a casa, finalmente entriamo, buio, silenzio. I genitori di Max dormono.
Buonanotte, a domani mattina.
Oggi Ferrara, siamo partiti lunedì nella notte, Max, Felipe ed io, pioveva, un nubifragio, un monsone, il traffico praticamente assente, solo la pioggia e un cd di Battisti che ci accompagna nella notte.
Sosta in un caffè aperto 24 ore, tipi strani che giocano alle carte, sono le 2 passate, una trecciola salata ed un caffè, poi si riparte. La strada è ancora lunga e piove.
Finalmente siamo arrivati, lasciamo Felipe alla stazione, suo padre lo aspetta per accompagnarlo a casa, finalmente entriamo, buio, silenzio. I genitori di Max dormono.
Buonanotte, a domani mattina.
www.squisito.org
Lunedì
www.squisito.org
ieri sera pizza in un bellissimo locale “Pizzeria La Brasserie” un posto molto curato, can una particolare attenzione alle materie prime, con farine di kamut, di farro, con un’attenta selezione di birre, un’ottimo pasticcere con dolci inusuali per una pizzeria. Ho assaggiato una cheescake alle ciliegie, niente male.
La cosa che mi ha colpito di più fino ad oggi, è la cura con cui l’ospite è accolto, qui non sei ospite, sei a casa tua. E’ questa la sensazione che trasmetto ristoratori e gestori di locali, ma anche e soprattutto il personale di sala.
Questa mattina dopo un pigro risveglio, siamo andati a Squisito, manifestazione curata da Sanpatrignano, l’organizzazione di Muccioli che si occupa del recupero dei tossicodipendenti.
Squisito, con la collaborazione di Slowfood, è una manifestazione che merita la pena di essere vista, con produttori, di nicchia, di persone appassionate del proprio lavoro, qualsiasi esso sia.
Ho incontrato, una giovane signora che ho conosciuto sul mercato di Entraque, oggi lavora alla Venchi, azienda che produce del cioccolato veramente ottimo, ho fatto un cremoso con il cioccolato gianduia veramente spettacolare.
In tutta la manifestazione, con lo staff composto dagli ospiti di Sampa, così lo chiamano loro, si vedevano persone sorridenti, tutti estremamente gentili, era un vero piacere essere li con loro.
Il posto che veramente mi ha colpito è lo Squisito Lounge, dove luci, colori, atmosfera ti portavano via, creando una sensazione di tranquillità e di benessere, all’ingresso uno stand di un famoso cioccolatiere, con una bruna fascinosa, voi sapete il mio debole per le brune fascinose, anzi per una in particolare .
Un bicchiere di Sangiovese in purezza, e via è ora di tornare a casa, questa sera si lavora.
Parlando con Max, sulla strada del ritorno, abbiamo considerato la fortuna di fare un lavoro che piace e ci appassiona, un amore incondizionato per la cucina, il suo da quasi 20 anni, il mio da molto meno, ma da sempre covato nel mio cuore, anche nella mia gola, e nel mio fegato……………..
Ho riscoperto il piacere di fare la pasta, gli gnocchi, piaceri che provavo quando da bambino aiutavo mia madre in cucina, magari non ne avevo sempre voglia, ma è un ricordo che mi riempie di dolcezza.
Ognuno di noi ha una missione nella vita, ed ognuno di noi ha il talento per realizzarla, quando scopri queste cose dentro di te, non puoi più permetterti di tornare indietro, ti rendi conto che senza tutto questo non merita la pena di vivere, lotti, lotti con tutto te stesso per realizzarti, il buono ed il grande è che se aggiungi il profondo desiderio di creare valore, non valore economico, ma quel valore che rende la vita degna di essere vissuta.
So dove mi porterà la mia vita, so che il mio percorso passerà da una cucina, anzi adesso vado perché è tardi, abbiamo gente a cena e Max mi aspetta.
Alla prossima.
www.squisito.org
ieri sera pizza in un bellissimo locale “Pizzeria La Brasserie” un posto molto curato, can una particolare attenzione alle materie prime, con farine di kamut, di farro, con un’attenta selezione di birre, un’ottimo pasticcere con dolci inusuali per una pizzeria. Ho assaggiato una cheescake alle ciliegie, niente male.
La cosa che mi ha colpito di più fino ad oggi, è la cura con cui l’ospite è accolto, qui non sei ospite, sei a casa tua. E’ questa la sensazione che trasmetto ristoratori e gestori di locali, ma anche e soprattutto il personale di sala.
Questa mattina dopo un pigro risveglio, siamo andati a Squisito, manifestazione curata da Sanpatrignano, l’organizzazione di Muccioli che si occupa del recupero dei tossicodipendenti.
Squisito, con la collaborazione di Slowfood, è una manifestazione che merita la pena di essere vista, con produttori, di nicchia, di persone appassionate del proprio lavoro, qualsiasi esso sia.
Ho incontrato, una giovane signora che ho conosciuto sul mercato di Entraque, oggi lavora alla Venchi, azienda che produce del cioccolato veramente ottimo, ho fatto un cremoso con il cioccolato gianduia veramente spettacolare.
In tutta la manifestazione, con lo staff composto dagli ospiti di Sampa, così lo chiamano loro, si vedevano persone sorridenti, tutti estremamente gentili, era un vero piacere essere li con loro.
Il posto che veramente mi ha colpito è lo Squisito Lounge, dove luci, colori, atmosfera ti portavano via, creando una sensazione di tranquillità e di benessere, all’ingresso uno stand di un famoso cioccolatiere, con una bruna fascinosa, voi sapete il mio debole per le brune fascinose, anzi per una in particolare .
Un bicchiere di Sangiovese in purezza, e via è ora di tornare a casa, questa sera si lavora.
Parlando con Max, sulla strada del ritorno, abbiamo considerato la fortuna di fare un lavoro che piace e ci appassiona, un amore incondizionato per la cucina, il suo da quasi 20 anni, il mio da molto meno, ma da sempre covato nel mio cuore, anche nella mia gola, e nel mio fegato……………..
Ho riscoperto il piacere di fare la pasta, gli gnocchi, piaceri che provavo quando da bambino aiutavo mia madre in cucina, magari non ne avevo sempre voglia, ma è un ricordo che mi riempie di dolcezza.
Ognuno di noi ha una missione nella vita, ed ognuno di noi ha il talento per realizzarla, quando scopri queste cose dentro di te, non puoi più permetterti di tornare indietro, ti rendi conto che senza tutto questo non merita la pena di vivere, lotti, lotti con tutto te stesso per realizzarti, il buono ed il grande è che se aggiungi il profondo desiderio di creare valore, non valore economico, ma quel valore che rende la vita degna di essere vissuta.
So dove mi porterà la mia vita, so che il mio percorso passerà da una cucina, anzi adesso vado perché è tardi, abbiamo gente a cena e Max mi aspetta.
Alla prossima.
Sono ancora vivo....................
Domenica sera,
Fatto, finalmente il turnover è finito. I tre banchetti sono passati, l’impegno, la pazienza, la passione nel realizzarli, sono andate, il piacere è stato nella realizzazione, avendo cura nei dettagli, in tutti i tre casi ci hanno fatto i complimenti, ovviamente li hanno fatti allo chef, ma noi che siamo la brigata di cucina abbiamo i nostri meriti.
Non sto a dilungarmi della soddisfazione, ma mi rendo conto che sto creando valore nella mia vita, sto imparando cose nuove……..
Volevo dirvi come facciamo le mele allo spiedo. Ovvero, noi per comodità le facciamo al forno, ma la ricetta originale è stata creata proprio per le melo allo spiedo.
Le mele, se le trovate usate delle mele idonee per la cotture, tipo le mele anurie, oppure usate le royal golden, le renette, fate le vostre prove.
Spolveratele con zucchero, sale, pepe, coriandolo, cannella, paprika dolce, peperoncino, timo, rosmarino.
Infornate fino a quando le mele non sono cotte, tipo 20 minuti a 140 ° C, vedete voi.
Le potete usare come contorno per carne di maiale, noi le serviamo come contorno di filetto di maiale, cotto con ristretto di aceto balsamico e nocciole…………
Sono buonissime con i formaggi, oggi ho fatto un piatto di formaggi con confettura di melanzane, miele al pepe, mele allo spiedo.
Adesso vado a mangiarmi una buona pizza in quel di Rimini.
A presto.
Fatto, finalmente il turnover è finito. I tre banchetti sono passati, l’impegno, la pazienza, la passione nel realizzarli, sono andate, il piacere è stato nella realizzazione, avendo cura nei dettagli, in tutti i tre casi ci hanno fatto i complimenti, ovviamente li hanno fatti allo chef, ma noi che siamo la brigata di cucina abbiamo i nostri meriti.
Non sto a dilungarmi della soddisfazione, ma mi rendo conto che sto creando valore nella mia vita, sto imparando cose nuove……..
Volevo dirvi come facciamo le mele allo spiedo. Ovvero, noi per comodità le facciamo al forno, ma la ricetta originale è stata creata proprio per le melo allo spiedo.
Le mele, se le trovate usate delle mele idonee per la cotture, tipo le mele anurie, oppure usate le royal golden, le renette, fate le vostre prove.
Spolveratele con zucchero, sale, pepe, coriandolo, cannella, paprika dolce, peperoncino, timo, rosmarino.
Infornate fino a quando le mele non sono cotte, tipo 20 minuti a 140 ° C, vedete voi.
Le potete usare come contorno per carne di maiale, noi le serviamo come contorno di filetto di maiale, cotto con ristretto di aceto balsamico e nocciole…………
Sono buonissime con i formaggi, oggi ho fatto un piatto di formaggi con confettura di melanzane, miele al pepe, mele allo spiedo.
Adesso vado a mangiarmi una buona pizza in quel di Rimini.
A presto.
ravioloni giganti con il ripieno di melanzane e squaccherone e altri pensieri
Sabato sera,
Ieri ho fatto i ravioloni giganti con il ripieno di melanzane e squaccherone, il che mi ha portato anche ad una riflessione di cui voglio rendervi partecipi.
Iniziamo dalla pasta, ho preparato l’impasto usando 10 uova ogni chilo di farina salando il tutto con 10 g di sale fino. Ho mescolato fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Ho messo tutto in un sacchetto che ho posto in frigo.
Ho preparato il ripieno mettendo delle melanzane tagliate a metà, in una teglia da forno, condite con sale rosmarino, aglio ed un filo d’olio di oliva extravergine. Ho infornato il tutto a 120 ° C per circa un’ora in modo che le melanzane fossero ben asciutte.
Le ho lasciate raffreddare, poi le passate al setaccio in modo da ottenere una crema non troppo densa, aggiungo del parmigiano reggiano grattugiato, così ottengo il ripieno.
Uso lo squaccherone tale e quale. Un alternativa è lo stracchino.
Preparo la sfoglia, tirandola fina a circa ¾ di millimetro, molto velocemente in modo che non secchi, spolverandola di farina in modo che non si attacchi al matterello, noi usiamo quello elettrico .
Con un coppapasta grande faccio dei cerchi sulla sfoglia, in modo da non tagliarla, riempio il raviolo lasciando un buco nel mezzo che riempio con lo squaccherone. Ricopro con la sfoglia, taglio con il coppapasta, schiaccio i bordi in modo che il ripieno non esca.
Faccio cuocere in abbondante acqua salata, per pochi minuti, passo in padella dove ho fatto sciogliere del burro con erbe aromatiche (rosmarino, timo, maggiorana).
Servo con abbondante spolverata di parmigiano, e volendo, ma a me non entusiasma, con del una salsa di manzo, realizzata con fondo di cottura, tanto cara ai francesi.
Il piatto, e relativamente facile, un bravo cuoco lo può creare, ispirandosi ad esperienze passate, a ricette lette, prove fatte in cucina, in questo Max è sicuramente bravo.
Un cuoco diventa un grande cuoco, quando riesce a ripetere questo momento sempre, ogni volta che si avvicina ai fornelli, sia quando realizza un piatto difficile, sia quando realizza piatti semplici.
Soprattutto, se riesci ad essere bravo nelle cose che non ti piacciono, come non esserlo nelle cose che ami, è una lezione difficile, visto che lavoro molta carne, l’esperienza va sfruttata, ma se riesco ad essere sempre bravo in questo, sarò bravo in tutto.
Dimenticavo, essenziale è la velocità e la precisione, così se riesci a mettere cura per un grosso banchetto, sicuramente metterai molta più cura in 10 coperti.
Volevo farvi partecipi.
Ieri ho fatto i ravioloni giganti con il ripieno di melanzane e squaccherone, il che mi ha portato anche ad una riflessione di cui voglio rendervi partecipi.
Iniziamo dalla pasta, ho preparato l’impasto usando 10 uova ogni chilo di farina salando il tutto con 10 g di sale fino. Ho mescolato fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Ho messo tutto in un sacchetto che ho posto in frigo.
Ho preparato il ripieno mettendo delle melanzane tagliate a metà, in una teglia da forno, condite con sale rosmarino, aglio ed un filo d’olio di oliva extravergine. Ho infornato il tutto a 120 ° C per circa un’ora in modo che le melanzane fossero ben asciutte.
Le ho lasciate raffreddare, poi le passate al setaccio in modo da ottenere una crema non troppo densa, aggiungo del parmigiano reggiano grattugiato, così ottengo il ripieno.
Uso lo squaccherone tale e quale. Un alternativa è lo stracchino.
Preparo la sfoglia, tirandola fina a circa ¾ di millimetro, molto velocemente in modo che non secchi, spolverandola di farina in modo che non si attacchi al matterello, noi usiamo quello elettrico .
Con un coppapasta grande faccio dei cerchi sulla sfoglia, in modo da non tagliarla, riempio il raviolo lasciando un buco nel mezzo che riempio con lo squaccherone. Ricopro con la sfoglia, taglio con il coppapasta, schiaccio i bordi in modo che il ripieno non esca.
Faccio cuocere in abbondante acqua salata, per pochi minuti, passo in padella dove ho fatto sciogliere del burro con erbe aromatiche (rosmarino, timo, maggiorana).
Servo con abbondante spolverata di parmigiano, e volendo, ma a me non entusiasma, con del una salsa di manzo, realizzata con fondo di cottura, tanto cara ai francesi.
Il piatto, e relativamente facile, un bravo cuoco lo può creare, ispirandosi ad esperienze passate, a ricette lette, prove fatte in cucina, in questo Max è sicuramente bravo.
Un cuoco diventa un grande cuoco, quando riesce a ripetere questo momento sempre, ogni volta che si avvicina ai fornelli, sia quando realizza un piatto difficile, sia quando realizza piatti semplici.
Soprattutto, se riesci ad essere bravo nelle cose che non ti piacciono, come non esserlo nelle cose che ami, è una lezione difficile, visto che lavoro molta carne, l’esperienza va sfruttata, ma se riesco ad essere sempre bravo in questo, sarò bravo in tutto.
Dimenticavo, essenziale è la velocità e la precisione, così se riesci a mettere cura per un grosso banchetto, sicuramente metterai molta più cura in 10 coperti.
Volevo farvi partecipi.
giovedì, settembre 21, 2006
Zadankai
Ciao ragazzi, oggi grande giorno di preparazione, domani, anzi oggi visto che sono le o,11 inizia il grande weekend di pasione, questa sera al Palazzo, cena con i membri del Lions Club, domani sera matrimonio, domenica a pranzo.............
Un'altro matrimonio.
Quindi non so se riusciro a scrivervi, perchè il tempo sarà quel che sarà, e sicuramente sarò molto stanco.
Oggi la mia giornata è iniziata con lo zadankai, qui a Santarcangelo i responsabili del gruppo sono due cuochi!!!!!
E'bello scoprire persone nuove, nuove sfide, nuove lotte, vittorie e determinazioni. Oggi ci siamo conosciuti, scambiandoci le nostre esperienze, che ci hanno portato fino a trovarci li. Con noi c'era anche una ragazza Russa, una cantante lirica, una mezzosoprano venuta dalla fredda Siberia.
Mi rendo conto di avere avuto dalla mia vita un'occasione incredibile, e di averla colta al volo...........
In cucina grande lavoro, stiamo preparando la cena di domani, oggi ho preparato dei rostì di patate. Una cosina facile, facile.
Prendete le patate, le lavate, le sbucciate, tagliatele a Jiulienne, a fiammifero tanto per capirci.
Salatele e pepatele. In un padellino antiaderente, mettete un pezzetto di burro, (Olio di semi se non vi piace, Elena questa è per te :-)), fatelo sciogliere o scaldare e gettatevi una manciata o due di patate, sciacciatele con una spatola, una forchetta, in modo da ottenere un composto compatto, tipo frittata......
Fate rosolare due minuti da una parte, e due minuti dall'altra su fuoco basso e....
voilà eccolo a voi.
Usatelo per accomagnare della carne, che so del filetto di manzo, oppure ricopritelo di formaggio e mettetelo in forno, gustatelo così.
Un'altra cosa buona che ho fatto oggi è la crema inglese al limone........
Non vi do troppe ricette, se no vi vizio.
Altrimenti non verrete a trovarmi quando aprirò il mio ristorante :-)
Mi ha telefonato Daniela, è appena arrivata dalla Malesia, ha attraversato la Thailandia un giorno prima del colpo di stato, se non è protezione questa.
E' tardissimo, vado a dormire, non so se riuscirò a scrivervi, sicuramente mi farò vivo domenica sera o lunedì mattina.
Buona vita a tutti.
Un'altro matrimonio.
Quindi non so se riusciro a scrivervi, perchè il tempo sarà quel che sarà, e sicuramente sarò molto stanco.
Oggi la mia giornata è iniziata con lo zadankai, qui a Santarcangelo i responsabili del gruppo sono due cuochi!!!!!
E'bello scoprire persone nuove, nuove sfide, nuove lotte, vittorie e determinazioni. Oggi ci siamo conosciuti, scambiandoci le nostre esperienze, che ci hanno portato fino a trovarci li. Con noi c'era anche una ragazza Russa, una cantante lirica, una mezzosoprano venuta dalla fredda Siberia.
Mi rendo conto di avere avuto dalla mia vita un'occasione incredibile, e di averla colta al volo...........
In cucina grande lavoro, stiamo preparando la cena di domani, oggi ho preparato dei rostì di patate. Una cosina facile, facile.
Prendete le patate, le lavate, le sbucciate, tagliatele a Jiulienne, a fiammifero tanto per capirci.
Salatele e pepatele. In un padellino antiaderente, mettete un pezzetto di burro, (Olio di semi se non vi piace, Elena questa è per te :-)), fatelo sciogliere o scaldare e gettatevi una manciata o due di patate, sciacciatele con una spatola, una forchetta, in modo da ottenere un composto compatto, tipo frittata......
Fate rosolare due minuti da una parte, e due minuti dall'altra su fuoco basso e....
voilà eccolo a voi.
Usatelo per accomagnare della carne, che so del filetto di manzo, oppure ricopritelo di formaggio e mettetelo in forno, gustatelo così.
Un'altra cosa buona che ho fatto oggi è la crema inglese al limone........
Non vi do troppe ricette, se no vi vizio.
Altrimenti non verrete a trovarmi quando aprirò il mio ristorante :-)
Mi ha telefonato Daniela, è appena arrivata dalla Malesia, ha attraversato la Thailandia un giorno prima del colpo di stato, se non è protezione questa.
E' tardissimo, vado a dormire, non so se riuscirò a scrivervi, sicuramente mi farò vivo domenica sera o lunedì mattina.
Buona vita a tutti.
mercoledì, settembre 20, 2006
LUCIANO LIGABUE | Ti Sento
Ti sento nell'aria che è cambiata
Che anticipa l'estate e che mi strina un po'
Io ti sento passarmi nella schiena
La vita non è in rima per quello che ne so
Ti sento nel mezzo di una strofa
Un pezzo che era loffio
E adesso non lo è più
Io ti sento lo stomaco si chiude
Il resto se la ride appena ridi tu
Qui con la vita non si può mai dire
Arrivi quando sembri andata via
Ti sento dentro tutte le canzoni
In un posto dentro che so io
Ti sento e parlo di profumo
T'infili in un pensiero
E non lo molli mai
Io ti sento al punto che disturbi
Al punto che è già tardi
Rimani quanto vuoi
Qui con la vita non si può mai dire
Arrivi quando sembri andata via
Ti sento dentro tutte le canzoni
In un posto dentro che so sempre io
Io ti sento c'ho il sole dritto in faccia
E sotto la mia buccia
Che cosa mi farai
L'ho sentita alla radio ieri sera mentre tornavamo a casa, ti ho pensato.
E' bello averti conosciuta.
Che anticipa l'estate e che mi strina un po'
Io ti sento passarmi nella schiena
La vita non è in rima per quello che ne so
Ti sento nel mezzo di una strofa
Un pezzo che era loffio
E adesso non lo è più
Io ti sento lo stomaco si chiude
Il resto se la ride appena ridi tu
Qui con la vita non si può mai dire
Arrivi quando sembri andata via
Ti sento dentro tutte le canzoni
In un posto dentro che so io
Ti sento e parlo di profumo
T'infili in un pensiero
E non lo molli mai
Io ti sento al punto che disturbi
Al punto che è già tardi
Rimani quanto vuoi
Qui con la vita non si può mai dire
Arrivi quando sembri andata via
Ti sento dentro tutte le canzoni
In un posto dentro che so sempre io
Io ti sento c'ho il sole dritto in faccia
E sotto la mia buccia
Che cosa mi farai
L'ho sentita alla radio ieri sera mentre tornavamo a casa, ti ho pensato.
E' bello averti conosciuta.
Martedì a Ferrara
Oggi si ricomincia, ho sempre la connessione wireless che non funziona, quindi sto scrivendo off line. Prima o poi riuscirò a mettere tutto questo online!!!!
Ieri, siamo andati a Ferrara dai genitori di Max. Con noi c’era anche Loretta, una ragazza toscana, simpaticissima, una che ha fatto un sacco di lavori, ha mollato il suo impiego come assicuratrice per andare in un agriturismo e sfidarsi anche in questa attività.
Si è occupata delle stanze, ma anche dell’amministrazione, della cucina, sono senza parole.
Sto conoscendo un sacco di persone eccezionali.
Nel pomeriggio, abbiamo visto Stefania, una giovane donna che sta studiando da medico, prossima alla laurea. Il suo desiderio è andare in Africa con l’associazione medici senza frontiere, potrei andarci anch’io in fondo anche un cuoco può essere utile, aiutando il prossimo.
Vedremo, intanto vado avanti per la mia strada.
In serata siamo andati in giro per la città, ci siamo fermati nella più vecchia osteria del mondo, “Il Brindisi” iscritta nel Guiness dei Primati, aperta a Ferrara nel 1435 e frequentata dal Ludovico Ariosto……….
Questa mattina Loretta parte, si torna al lavoro tutti.
Oggi faccio il pastaio, ho un sacco di tagliatelle da fare…………..
Alla prossima
La guida di Sensei oggi è la summa di tutele guide.
“Quando la determinazione cambia, tutto inizia a muoversi nella direzione che desiderate. Nell’istante in cui decidete di vincere, ogni nervo e fibra del vostro essere si orienteranno verso quella realizzazione. D’altra parte se pensate “Non funzionerà mai”, proprio in quel momento ogni cellula del vostro essere indebolirà, smettendo di lottare, e tutto volgerà verso il fallimento.”
La dedico a tutti voi, amici lontani, ma vicini al mio cuore.
Sto diventando sdolcinato………………….
Mi rendo conto che tutto questo non sarebbe potuto succedere, se non avessi avuto il coraggio di scegliere di essere felice, qui ed ora.
Alla prossima.
Ciao
Ieri, siamo andati a Ferrara dai genitori di Max. Con noi c’era anche Loretta, una ragazza toscana, simpaticissima, una che ha fatto un sacco di lavori, ha mollato il suo impiego come assicuratrice per andare in un agriturismo e sfidarsi anche in questa attività.
Si è occupata delle stanze, ma anche dell’amministrazione, della cucina, sono senza parole.
Sto conoscendo un sacco di persone eccezionali.
Nel pomeriggio, abbiamo visto Stefania, una giovane donna che sta studiando da medico, prossima alla laurea. Il suo desiderio è andare in Africa con l’associazione medici senza frontiere, potrei andarci anch’io in fondo anche un cuoco può essere utile, aiutando il prossimo.
Vedremo, intanto vado avanti per la mia strada.
In serata siamo andati in giro per la città, ci siamo fermati nella più vecchia osteria del mondo, “Il Brindisi” iscritta nel Guiness dei Primati, aperta a Ferrara nel 1435 e frequentata dal Ludovico Ariosto……….
Questa mattina Loretta parte, si torna al lavoro tutti.
Oggi faccio il pastaio, ho un sacco di tagliatelle da fare…………..
Alla prossima
La guida di Sensei oggi è la summa di tutele guide.
“Quando la determinazione cambia, tutto inizia a muoversi nella direzione che desiderate. Nell’istante in cui decidete di vincere, ogni nervo e fibra del vostro essere si orienteranno verso quella realizzazione. D’altra parte se pensate “Non funzionerà mai”, proprio in quel momento ogni cellula del vostro essere indebolirà, smettendo di lottare, e tutto volgerà verso il fallimento.”
La dedico a tutti voi, amici lontani, ma vicini al mio cuore.
Sto diventando sdolcinato………………….
Mi rendo conto che tutto questo non sarebbe potuto succedere, se non avessi avuto il coraggio di scegliere di essere felice, qui ed ora.
Alla prossima.
Ciao
Ecco la Pina!!!!!!!!!!!!!!!!!
Lunedì,
Ecco la Pina!!!!
eccoti le parole di un cuoco pazzerellone e stravagante (Anthony Bourdain) tratte da un suo libro . Te le dedico con affetto.
"Per me, la vita da cuoco è sempre stata una lunga storia d'amore, con momenti sia sublimi sia ridicoli. Ma al pari di una storia d'amore, ripensando al passato si ricordano meglio i momenti più felici: le cose che ti hanno attirato all'inizio e che ti hanno spinto a tornare per averne ancora. Spero di essere in grado di offrire a chi mi legge, l'aroma di tutte queste cose (...) Non ho mai rimpianto l'improvvisa svolta a sinistra che mi ha catapultato nel settore della ristorazione. E ho creduto a lungo che il buon cibo e l'arte di mangiare bene siano incentrati sul rischio. Che si parli si Stilton non pastorizzato, di ostriche crude o di lavorare per i "membri" del crimine organizzato, il cibo per me è sempre stato un'avventura."
condivisibile o no: è pur sempre amore... Ti abbraccio forte. Pina
Ecco la Pina!!!!
eccoti le parole di un cuoco pazzerellone e stravagante (Anthony Bourdain) tratte da un suo libro . Te le dedico con affetto.
"Per me, la vita da cuoco è sempre stata una lunga storia d'amore, con momenti sia sublimi sia ridicoli. Ma al pari di una storia d'amore, ripensando al passato si ricordano meglio i momenti più felici: le cose che ti hanno attirato all'inizio e che ti hanno spinto a tornare per averne ancora. Spero di essere in grado di offrire a chi mi legge, l'aroma di tutte queste cose (...) Non ho mai rimpianto l'improvvisa svolta a sinistra che mi ha catapultato nel settore della ristorazione. E ho creduto a lungo che il buon cibo e l'arte di mangiare bene siano incentrati sul rischio. Che si parli si Stilton non pastorizzato, di ostriche crude o di lavorare per i "membri" del crimine organizzato, il cibo per me è sempre stato un'avventura."
condivisibile o no: è pur sempre amore... Ti abbraccio forte. Pina
Domenica e pioggia
Questa sera, cena tranquilla, dopo siamo usciti, in fondo anche se piove non è domenica sera anche per i cuochi?
Qualcosa da bere al Coconuts, uno street bar a Rimini, pieno di sciampe, house a manetta, l’unica tipa interessante è una principessa che balla con un tipo che assomiglia al Che.
Una piada in un posto strano, poi a nanna sono le 4 del mattino……………….
Qualcosa da bere al Coconuts, uno street bar a Rimini, pieno di sciampe, house a manetta, l’unica tipa interessante è una principessa che balla con un tipo che assomiglia al Che.
Una piada in un posto strano, poi a nanna sono le 4 del mattino……………….
Domenica, un giro al centro commerciale.
Questa mattina, un giro al centro commerciale “Le Befane” il più grande della Romagna, sicuramente uno dei più grandi in Italia.
Questi posti sono senz’anima, veri templi dell’inutilità, poche commesse sorridono, molti visi tristi, come se il tempo libero fosse una punizione e non un regalo alla propria vita.
In questi posti ci sono due tipi di negozi da cui devo stare alla larga, le librerie e i negozi di cd e dvd.
Ho trovato una libreria mondatori, ho acquistato “I maestri invisibili” di Igor Sibaldi. Un saggio sugli spiriti guida, molto affascinante, gli shoten zenjin per dirla in maniera buddista, anche questo concetto è molto più ampio.
Un caffè in un bar sulla strada di casa, un bari di paese, con i suoi personaggi, la sua atmosfera, tipo il bar del film di Ligabue, “Radiofreccia”.
Sto scrivendo tutto offline, ho ancora problemi di connessione wireless, (la tecnologia così bella e comoda, ma quando non funziona………. )
Mi cambio e vado di sotto in cucina, questa sera non abbiamo molte persone a cena, ma si vedrà.
A più tardi.
Questi posti sono senz’anima, veri templi dell’inutilità, poche commesse sorridono, molti visi tristi, come se il tempo libero fosse una punizione e non un regalo alla propria vita.
In questi posti ci sono due tipi di negozi da cui devo stare alla larga, le librerie e i negozi di cd e dvd.
Ho trovato una libreria mondatori, ho acquistato “I maestri invisibili” di Igor Sibaldi. Un saggio sugli spiriti guida, molto affascinante, gli shoten zenjin per dirla in maniera buddista, anche questo concetto è molto più ampio.
Un caffè in un bar sulla strada di casa, un bari di paese, con i suoi personaggi, la sua atmosfera, tipo il bar del film di Ligabue, “Radiofreccia”.
Sto scrivendo tutto offline, ho ancora problemi di connessione wireless, (la tecnologia così bella e comoda, ma quando non funziona………. )
Mi cambio e vado di sotto in cucina, questa sera non abbiamo molte persone a cena, ma si vedrà.
A più tardi.
lunedì, settembre 18, 2006
Sabato, piove
Sabato, piove (prima parte)
Ciao ragazzi, è sabato, sono davanti al mio portatile, ho finito la mia giornata.
Oggi matrimonio a pranzo, quindi abbiamo iniziato presto, alle 8 eravamo in cucina.
Matrimonio sfigatissimo, se mi è concesso un commento, poca gente, sposa di cattivissimo umore, in più piove, anzi diluvia.
Infatti si è allagata pure la cucina, meno male che avevamo finito, se no immaginate che disastro.
Il vantaggio è stato che non abbiamo avuto bisogno di allagare il pavimento per lavarlo come al solito.
Come dice il sig. Kaneda, la vita è un susseguirsi di situazioni, dipende dal nostro stato vitale vederle come ostacoli od opportunità.
Sto ascoltando Lucio Battisti, "Una donna per amico" fuori continua a piovere, c'è una leggera brezza, stormiscono le fronde.
Ti penso, chissà se mi leggi e sorridi.
Sto bene, sono anni che non sto bene così.
Esco e vado a cena.
A più tardi.
Sabato piove (seconda parte)
Continua a piovere, siamo andati a cena in un posto splendido, al “Castello di Albereto” ovviamente in quel di Albereto di Montescudo.
Castello ristrutturato molto bene, sala ben apparecchiata, forse troppo ricca di francesismi, tovaglie fino al pavimento, argenteria, candele e candelabri.
I camerieri molto eleganti con questi pantaloni a kimono da aikido (sempre tu )
Io ho preso un tempura di verdura, fatto veramente bene, molto croccante, verdura fresca, colorata. Servita in appoggiata le une alle altre in modo da formare una fascina verticale, decorazione con carote fritte su carta ritagliata. A parte in un piatto giapponese erano servite una salsa ai peperoni piccante, una agrodolce e una dolce con melanzane e cioccolato ( o simile).
Ho ordinato un filetto di tonno su cannella, la presentazione meritava la vista, piatto rettangolare, due stecche di cannella, sulle quali era appoggiato il filetto di tonno scottato, sopra una julienne di finocchi saltati in padella con i pinoli. Le immancabili carote fritte, decorazione con verdure a brunoise. Cucchiaio di ristretto di mosto d’uva.
Contorno, crostini di pane con arance e peperoncino.
Ti potrei portare sai?
Il conto non è stratosferico, 43 € senza dolce, con aperitivo ed entrée.
Hanno il pieghevole di Squisito, la manifestazione di San Patrignano.
www.squisito.org
Credo che ci andremo.
Sono abbastanza stanco, domani sera si lavora, leggo un pò di Tiziano Terzani, poi nanna.
Buonanotte a voi che mi leggete.
Ciao ragazzi, è sabato, sono davanti al mio portatile, ho finito la mia giornata.
Oggi matrimonio a pranzo, quindi abbiamo iniziato presto, alle 8 eravamo in cucina.
Matrimonio sfigatissimo, se mi è concesso un commento, poca gente, sposa di cattivissimo umore, in più piove, anzi diluvia.
Infatti si è allagata pure la cucina, meno male che avevamo finito, se no immaginate che disastro.
Il vantaggio è stato che non abbiamo avuto bisogno di allagare il pavimento per lavarlo come al solito.
Come dice il sig. Kaneda, la vita è un susseguirsi di situazioni, dipende dal nostro stato vitale vederle come ostacoli od opportunità.
Sto ascoltando Lucio Battisti, "Una donna per amico" fuori continua a piovere, c'è una leggera brezza, stormiscono le fronde.
Ti penso, chissà se mi leggi e sorridi.
Sto bene, sono anni che non sto bene così.
Esco e vado a cena.
A più tardi.
Sabato piove (seconda parte)
Continua a piovere, siamo andati a cena in un posto splendido, al “Castello di Albereto” ovviamente in quel di Albereto di Montescudo.
Castello ristrutturato molto bene, sala ben apparecchiata, forse troppo ricca di francesismi, tovaglie fino al pavimento, argenteria, candele e candelabri.
I camerieri molto eleganti con questi pantaloni a kimono da aikido (sempre tu )
Io ho preso un tempura di verdura, fatto veramente bene, molto croccante, verdura fresca, colorata. Servita in appoggiata le une alle altre in modo da formare una fascina verticale, decorazione con carote fritte su carta ritagliata. A parte in un piatto giapponese erano servite una salsa ai peperoni piccante, una agrodolce e una dolce con melanzane e cioccolato ( o simile).
Ho ordinato un filetto di tonno su cannella, la presentazione meritava la vista, piatto rettangolare, due stecche di cannella, sulle quali era appoggiato il filetto di tonno scottato, sopra una julienne di finocchi saltati in padella con i pinoli. Le immancabili carote fritte, decorazione con verdure a brunoise. Cucchiaio di ristretto di mosto d’uva.
Contorno, crostini di pane con arance e peperoncino.
Ti potrei portare sai?
Il conto non è stratosferico, 43 € senza dolce, con aperitivo ed entrée.
Hanno il pieghevole di Squisito, la manifestazione di San Patrignano.
www.squisito.org
Credo che ci andremo.
Sono abbastanza stanco, domani sera si lavora, leggo un pò di Tiziano Terzani, poi nanna.
Buonanotte a voi che mi leggete.
giovedì, settembre 14, 2006
Tortino al cioccolato dal cuore fondente
Ciao, a tutti.
Oggi giornatona, sono stanco, ma soddisfatto.
Ho preparato un dolce spettacolare, il tortino al cioccolato fondente, quello che quando lo mangi, infili il cucchiaino e.............
esce la crema di cioccolato, calda, profumata, sexy.......
Dedicato alla mia amica Barbara, ne abbiamo parlato un sacco.......
Eccovi la ricetta.
Burro 225 gr
Cioccolato fondente 250 gr
Zucchero 300 gr
uova 375 gr
farina 100 gr
Fate fondere a bagnomaria il burro e il cioccolato fondente, nello stesso recipiente va benissimo.
Mescolate a parte le uova (tuorlo + albume) lo zucchero e la farina, senza sbatterli troppo, l'importante è ottenere un composto omogeneo.
Aggiungete il burro e il cioccolata amalgamate il tutto, non mescolate troppo, perchè burro fuso e farina non legano troppo bene, l'importante che il colore sia uniforme.
Riempite per due terzi degli stampini monodose precedentemente imburrati ed infornate a 180° per 10 minuti.
Noi li serviamo con una salsa alle pere e grappa.
Potreste provarlo aromatizzandolo con del peperoncino, della cannella, dello zenzero...
Come salsa potete usare delle pesche, delle mele, con rum, cognac, peperoncino, cannella, anice stellato.........
Come ultima informazione, la ricetta è la stessa usata nei ristoranti di Alain Ducasse e scusate se è poco :-)
Abbiamo fatto anche delle mele speziate ottime con la carne, e con i formaggi, ma questo un'altra volta.
E' tardi, domani prepariamo cena a base di pesce,
Buonanotte a tutti.
Oggi giornatona, sono stanco, ma soddisfatto.
Ho preparato un dolce spettacolare, il tortino al cioccolato fondente, quello che quando lo mangi, infili il cucchiaino e.............
esce la crema di cioccolato, calda, profumata, sexy.......
Dedicato alla mia amica Barbara, ne abbiamo parlato un sacco.......
Eccovi la ricetta.
Burro 225 gr
Cioccolato fondente 250 gr
Zucchero 300 gr
uova 375 gr
farina 100 gr
Fate fondere a bagnomaria il burro e il cioccolato fondente, nello stesso recipiente va benissimo.
Mescolate a parte le uova (tuorlo + albume) lo zucchero e la farina, senza sbatterli troppo, l'importante è ottenere un composto omogeneo.
Aggiungete il burro e il cioccolata amalgamate il tutto, non mescolate troppo, perchè burro fuso e farina non legano troppo bene, l'importante che il colore sia uniforme.
Riempite per due terzi degli stampini monodose precedentemente imburrati ed infornate a 180° per 10 minuti.
Noi li serviamo con una salsa alle pere e grappa.
Potreste provarlo aromatizzandolo con del peperoncino, della cannella, dello zenzero...
Come salsa potete usare delle pesche, delle mele, con rum, cognac, peperoncino, cannella, anice stellato.........
Come ultima informazione, la ricetta è la stessa usata nei ristoranti di Alain Ducasse e scusate se è poco :-)
Abbiamo fatto anche delle mele speziate ottime con la carne, e con i formaggi, ma questo un'altra volta.
E' tardi, domani prepariamo cena a base di pesce,
Buonanotte a tutti.
mercoledì, settembre 13, 2006
Mattina di primavera, a settembre.....................
Una nuova settimana è iniziata, settimana impegnativa, un banchetto a base di pesce giovedì, cena alla carta venerdì, matrimonio sabato, a pranzo :-).
Così sabato sera, se non siamo troppo stravolti, andiamo a sentire Guccini a Pesaro.
Buffo rivedere la mia vita, con altri luoghi, altre persone.
Ieri siamo stati a Jesi, a trovare un'amico di Max, poi pomeriggio a Portonovo, sulla spiaggio, scogli, sole caldo, salsedine, onde............
Ho trovato Hotel Fortino Napoleonico, un posto di quelli superlusso, pieni di milionari, di quelli che piacciono alla mia amica Barbara, beccatevi il link, così mi dite.
http://www.hotelfortino.it
Mi sembrava di essere in vacanza, dopo quattro anni impegnativi, senza interruzioni, mi è sembrato un bel premio. E un bel premio che la mia vita mi riserva.
Dopo l'inverno, non c'è la primavera?
Il momento più buio e più freddo della notte, non è quello che precede l'alba?
La mia mattina di primavera è arrivata, ne assaporo i profumi e i colori, mi manca l'amore, ma so che entrerà da quella porta, e quel giorno sarò li in cucina a prepararle un piatto speciale :-)
Alla prossima.
"Tutto ciò che siamo è il risultato di ciò che abbiamo pensato."
Buddha
Così sabato sera, se non siamo troppo stravolti, andiamo a sentire Guccini a Pesaro.
Buffo rivedere la mia vita, con altri luoghi, altre persone.
Ieri siamo stati a Jesi, a trovare un'amico di Max, poi pomeriggio a Portonovo, sulla spiaggio, scogli, sole caldo, salsedine, onde............
Ho trovato Hotel Fortino Napoleonico, un posto di quelli superlusso, pieni di milionari, di quelli che piacciono alla mia amica Barbara, beccatevi il link, così mi dite.
http://www.hotelfortino.it
Mi sembrava di essere in vacanza, dopo quattro anni impegnativi, senza interruzioni, mi è sembrato un bel premio. E un bel premio che la mia vita mi riserva.
Dopo l'inverno, non c'è la primavera?
Il momento più buio e più freddo della notte, non è quello che precede l'alba?
La mia mattina di primavera è arrivata, ne assaporo i profumi e i colori, mi manca l'amore, ma so che entrerà da quella porta, e quel giorno sarò li in cucina a prepararle un piatto speciale :-)
Alla prossima.
"Tutto ciò che siamo è il risultato di ciò che abbiamo pensato."
Buddha
martedì, settembre 12, 2006
cyrano
Cirano
Venite pure avanti, voi con il naso corto,
signori imbellettati, io più non vi sopporto !
Infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio
perché con questa spada
vi uccido quando voglio.
Venite pure avanti poeti sgangherati,
inutili cantanti di giorni sciagurati,
buffoni che campate di versi senza forza
avrete soldi e gloria ma non avete scorza ;
godetevi il successo, godete finché dura
ché il pubblico è ammaestrato
e non vi fa paura
e andate chissà dove per non pagar le tasse
col ghigno e l'ignoranza dei primi della classe.
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna
però non la sopporto la gente che non sogna.
Gli orpelli ? L'arrivismo ? All'amo non abbocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco.
Facciamola finita, venite tutti avanti
nuovi protagonisti, politici rampanti ;
venite portaborse, ruffiani e mezze calze,
feroci conduttori di trasmissioni false
che avete spesso fatti
del qualunquismo un arte ;
coraggio liberisti, buttate giù le carte
tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese
in questo benedetto assurdo bel paese.
Non me ne frega niente
se anch'io sono sbagliato,
spiacere è il mio piacere,
io amo essere odiato ;
coi furbi e i prepotenti
da sempre mi balocco
e al fin della licenza
io non perdono e tocco.
Ma quando sono solo
con questo naso al piede
che almeno di mezz'ora
da sempre mi precede
si spegne la mia rabbia
e ricordo con dolore
che a me è quasi proibito il sogno di un amore ;
non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute,
per colpa o per destino le donne le ho perdute
e quando sento il peso d'essere sempre solo
mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo,
ma dentro di me sento che il grande amore esiste,
amo senza peccato, amo ma sono triste
perché Rossana è bella, siamo così diversi ;
a parlarle non riesco, le parlerò coi versi.
Venite gente vuota, facciamola finita :
voi preti che vendete a tutti un'altra vita ;
se c'è come voi dite un Dio nell'infinito
guardatevi nel cuore, l'avete già tradito
e voi materialisti, col vostro chiodo fisso
che Dio è morto e l'uomo è solo in questo abisso,
le verità cercate per terra, da maiali,
tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali ;
tornate a casa nani, levatevi davanti,
per la mia rabbia enorme mi servono giganti.
Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco.
Io tocco i miei nemici col naso e con la spada
ma in questa vita oggi non trovo più la strada,
non voglio rassegnarmi ad essere cattivo
tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo ;
dev'esserci, lo sento, in terra in cielo o un posto
dove non soffriremo e tutto sarà giusto.
Non ridere, ti prego, di queste mie parole,
io sono solo un'ombra e tu, Rossana, il sole ;
ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
perché ormai lo sento, non ho sofferto invano,
se mi ami come sono, per sempre tuo Cirano.
Venite pure avanti, voi con il naso corto,
signori imbellettati, io più non vi sopporto !
Infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio
perché con questa spada
vi uccido quando voglio.
Venite pure avanti poeti sgangherati,
inutili cantanti di giorni sciagurati,
buffoni che campate di versi senza forza
avrete soldi e gloria ma non avete scorza ;
godetevi il successo, godete finché dura
ché il pubblico è ammaestrato
e non vi fa paura
e andate chissà dove per non pagar le tasse
col ghigno e l'ignoranza dei primi della classe.
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna
però non la sopporto la gente che non sogna.
Gli orpelli ? L'arrivismo ? All'amo non abbocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco.
Facciamola finita, venite tutti avanti
nuovi protagonisti, politici rampanti ;
venite portaborse, ruffiani e mezze calze,
feroci conduttori di trasmissioni false
che avete spesso fatti
del qualunquismo un arte ;
coraggio liberisti, buttate giù le carte
tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese
in questo benedetto assurdo bel paese.
Non me ne frega niente
se anch'io sono sbagliato,
spiacere è il mio piacere,
io amo essere odiato ;
coi furbi e i prepotenti
da sempre mi balocco
e al fin della licenza
io non perdono e tocco.
Ma quando sono solo
con questo naso al piede
che almeno di mezz'ora
da sempre mi precede
si spegne la mia rabbia
e ricordo con dolore
che a me è quasi proibito il sogno di un amore ;
non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute,
per colpa o per destino le donne le ho perdute
e quando sento il peso d'essere sempre solo
mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo,
ma dentro di me sento che il grande amore esiste,
amo senza peccato, amo ma sono triste
perché Rossana è bella, siamo così diversi ;
a parlarle non riesco, le parlerò coi versi.
Venite gente vuota, facciamola finita :
voi preti che vendete a tutti un'altra vita ;
se c'è come voi dite un Dio nell'infinito
guardatevi nel cuore, l'avete già tradito
e voi materialisti, col vostro chiodo fisso
che Dio è morto e l'uomo è solo in questo abisso,
le verità cercate per terra, da maiali,
tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali ;
tornate a casa nani, levatevi davanti,
per la mia rabbia enorme mi servono giganti.
Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco.
Io tocco i miei nemici col naso e con la spada
ma in questa vita oggi non trovo più la strada,
non voglio rassegnarmi ad essere cattivo
tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo ;
dev'esserci, lo sento, in terra in cielo o un posto
dove non soffriremo e tutto sarà giusto.
Non ridere, ti prego, di queste mie parole,
io sono solo un'ombra e tu, Rossana, il sole ;
ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
perché ormai lo sento, non ho sofferto invano,
se mi ami come sono, per sempre tuo Cirano.
lunedì, settembre 11, 2006
Rimini, mercato, piadina...........
questa mattina spesa al mercato a Rimini.
Belli i colori del mercato, la frutta, i formaggi, le persone, le mamme con la borsa della spesa, i figli piccoli, che domandano, ridono, piangono, dormono beati.
Rimini è molto bella, credevo fose solo spiagge e discoteche, invece ha storia, arte, è una città da vedere, poi ci sono le romagnole..............
Pranzo una piada al volo poi due passi sulla spiaggia, sul bagnasciuga, il rumore delle onde, l'odore del mare, poche persone, si sta benissimo, anche se sono qui per lavoro, mi sembra una vacanza :-)
Ultimo servizio, domani riposo.
Questa notte partiamo in quel di Jesi, domani andiamo in spiaggia a Portonovo, Max mi dice che sembra la Sardegna, una delle più belle spiagge dell'Adriatico.
Adesso scendo sotto, si ricomincia.
A più tardi, al massimo domani.
Buonagiornata a tutti.
Belli i colori del mercato, la frutta, i formaggi, le persone, le mamme con la borsa della spesa, i figli piccoli, che domandano, ridono, piangono, dormono beati.
Rimini è molto bella, credevo fose solo spiagge e discoteche, invece ha storia, arte, è una città da vedere, poi ci sono le romagnole..............
Pranzo una piada al volo poi due passi sulla spiaggia, sul bagnasciuga, il rumore delle onde, l'odore del mare, poche persone, si sta benissimo, anche se sono qui per lavoro, mi sembra una vacanza :-)
Ultimo servizio, domani riposo.
Questa notte partiamo in quel di Jesi, domani andiamo in spiaggia a Portonovo, Max mi dice che sembra la Sardegna, una delle più belle spiagge dell'Adriatico.
Adesso scendo sotto, si ricomincia.
A più tardi, al massimo domani.
Buonagiornata a tutti.
Pesche al forno con crema pasticcera ai pistacchi
Oggi ho realizzato il mio primo piatto.
Un dolce,
Pesche al forno con crema pasticcera ai pistacchi.
Ti ho pensato mentre lo preparavo, sai????
Eccovi al ricetta così potete provarla.
Ingredienti:
per la crema pasticcera
5 rossi d'uovo
120 gr di zucchero
50 gr di farina
500 ml di latte intero
Pistacchi (comprateli buoni)
Per la frutta
6 Pesche mature
Zucchero
Burro
Rum, cognac o vodka alla pesca ( a scelta)
Per la decorazione
zucchero a velo
un ciuffo di menta
pistacchi sbriciolati grossolanamente
Preparate la crema pasticcera, scaldando il latte. Nel mentre sbattete le uova con lo zucchero e la farina precedentemente mescolati.
Aggiungete il latte tiepido mescolando le uova, se no cuociono :-)
Mettete sul fuoco a fiamma dolcissima, mescolando sempre.
Raggiunto il primo bollore, togliete dal fuoco, mescolando sempre, così non si formano grumi :-)))))
Rimettete su fuoco una bella girata e poi a raffreddare.
Mescolate una parte di pistacchi sbriciolati grossolanamente con un pestello o un mortaio o quello che volete.
Per sbucciare le pesche, fate scaldare dell'acqua in pentola abbastanza capiente, a parte preparate una ciotola con acqua e ghiaccio.
Praticate una piccola incisione sulle pesche, incidete appena la pelle, capirete perchè da soli.............
Quando l'acqua bolle, immergete le pesche pochi istanti, e poi, nell'acqua fredda.
Sbucciarle sarà facilissimo.
Tagliatele in metà.
In una padella scaldate del burro con dello zucchero, scottate le pesche e fiammeggiatele con rum, cognac, vodka alla pesca.
Potete farle cuocere in padella facendo attenzione, oppure in forno a 130° C per 10 minuti.
Il piatto lo preparate così:
in un foglio d'alluminio mettete mezza pesca, un cucchiaio di crema ai pistacchi, ricoprite con i pistacchi sbriciolati, se volete l'altra mezza pesca sopra.
Chiudete il cartoccio.
Scaldata veloce in forno caldo.
Impiattate la pesca su un piatto scuro, con i pistacchi sbriciolati, una spolverata di zucchero a velo, un ciuffo di menta e un cucchiaio di crema pasticcera ai pistacchi.
Buon appetito.
Sembra complicato, ma il risultato merita.
Al massimo ve lo faccio la prima volta che ci vediamo, ma non vale.....
Buonanotte
Un dolce,
Pesche al forno con crema pasticcera ai pistacchi.
Ti ho pensato mentre lo preparavo, sai????
Eccovi al ricetta così potete provarla.
Ingredienti:
per la crema pasticcera
5 rossi d'uovo
120 gr di zucchero
50 gr di farina
500 ml di latte intero
Pistacchi (comprateli buoni)
Per la frutta
6 Pesche mature
Zucchero
Burro
Rum, cognac o vodka alla pesca ( a scelta)
Per la decorazione
zucchero a velo
un ciuffo di menta
pistacchi sbriciolati grossolanamente
Preparate la crema pasticcera, scaldando il latte. Nel mentre sbattete le uova con lo zucchero e la farina precedentemente mescolati.
Aggiungete il latte tiepido mescolando le uova, se no cuociono :-)
Mettete sul fuoco a fiamma dolcissima, mescolando sempre.
Raggiunto il primo bollore, togliete dal fuoco, mescolando sempre, così non si formano grumi :-)))))
Rimettete su fuoco una bella girata e poi a raffreddare.
Mescolate una parte di pistacchi sbriciolati grossolanamente con un pestello o un mortaio o quello che volete.
Per sbucciare le pesche, fate scaldare dell'acqua in pentola abbastanza capiente, a parte preparate una ciotola con acqua e ghiaccio.
Praticate una piccola incisione sulle pesche, incidete appena la pelle, capirete perchè da soli.............
Quando l'acqua bolle, immergete le pesche pochi istanti, e poi, nell'acqua fredda.
Sbucciarle sarà facilissimo.
Tagliatele in metà.
In una padella scaldate del burro con dello zucchero, scottate le pesche e fiammeggiatele con rum, cognac, vodka alla pesca.
Potete farle cuocere in padella facendo attenzione, oppure in forno a 130° C per 10 minuti.
Il piatto lo preparate così:
in un foglio d'alluminio mettete mezza pesca, un cucchiaio di crema ai pistacchi, ricoprite con i pistacchi sbriciolati, se volete l'altra mezza pesca sopra.
Chiudete il cartoccio.
Scaldata veloce in forno caldo.
Impiattate la pesca su un piatto scuro, con i pistacchi sbriciolati, una spolverata di zucchero a velo, un ciuffo di menta e un cucchiaio di crema pasticcera ai pistacchi.
Buon appetito.
Sembra complicato, ma il risultato merita.
Al massimo ve lo faccio la prima volta che ci vediamo, ma non vale.....
Buonanotte
Piadina sui colli
Ciao, oggi è una giornata splendida, cielo terso, sole caldo, aria fresca, una fantastica girnata di settembre, partiamo verso i colli riminesi, a cercare una piadineria aperta. In Santarcangelo è tutto chiuso, fanno riposo anche qui :-)
Ne troviamo un posto a Poggio Berni, lontano sull'orizzonte il mare.
Mi viene in mente una frase di Tiziano Terzani, il libro è "Un indovino mi disse"
"Una buona occasione nella vita si presenta sempre.
Il problema è saperla riconoscere e a volte non è facile"
Mi mancate tutti, ma sono qua e ci resto per un pò.
A presto.
Ne troviamo un posto a Poggio Berni, lontano sull'orizzonte il mare.
Mi viene in mente una frase di Tiziano Terzani, il libro è "Un indovino mi disse"
"Una buona occasione nella vita si presenta sempre.
Il problema è saperla riconoscere e a volte non è facile"
Mi mancate tutti, ma sono qua e ci resto per un pò.
A presto.
domenica, settembre 10, 2006
Il mio primo matrimonio...............
Oggi, ho lavorato in cucina per il mio primo matrimonio.
Ovviamente si tratta della cena :-)
Robina impegnativa 150 invitati, abbiamo iniziato questa mattina alle 10 circa. Ho terminato il servizio alle 00,30 circa!!!!!!!!!!
Sono 14 ore!!!!!
Il dramma è che sono volate. Nonostante io sia stanco, concedetemelo, sono ampiamente soddisfatto.
E' stata una prova impegnativa, ma sono venuto giù per questo, per tastare le mie capacità fino in fondo.
Domani 16 persone a cena, servizio alla carta.
Quasi una passeggiata.
Volevo uscire e farmi un giro in quel di Rimini, ma non ce la faccio.
Pubblico le ultime nuove.
Poi a nanna.
Grazie a tutti di esserci.
Buonanotte.
Ovviamente si tratta della cena :-)
Robina impegnativa 150 invitati, abbiamo iniziato questa mattina alle 10 circa. Ho terminato il servizio alle 00,30 circa!!!!!!!!!!
Sono 14 ore!!!!!
Il dramma è che sono volate. Nonostante io sia stanco, concedetemelo, sono ampiamente soddisfatto.
E' stata una prova impegnativa, ma sono venuto giù per questo, per tastare le mie capacità fino in fondo.
Domani 16 persone a cena, servizio alla carta.
Quasi una passeggiata.
Volevo uscire e farmi un giro in quel di Rimini, ma non ce la faccio.
Pubblico le ultime nuove.
Poi a nanna.
Grazie a tutti di esserci.
Buonanotte.
sabato, settembre 09, 2006
Io ne hoviste di cose.........
«Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi.
Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione...
e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia.
È tempo di morire.»
(Roy Batty)
Chi sa, sa.
Chi non sa, non lo saprà.
Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione...
e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia.
È tempo di morire.»
(Roy Batty)
Chi sa, sa.
Chi non sa, non lo saprà.
Il mio primo giorno a rimini
Ciao a tutti.
Finalmente dopo tanto lottare, tanta determinazione sono qui, a Santarcangelo di Romagna , finalmente in una vera cucina professionale, non che non abbia già lavorato, ma erano esperienze temporanee, legate ad un momento, ma intanto rimanevo legato al mio ambiente, alle mie cose.
Oggi, dopo una moltitudine di ostacoli, ritardi e cose varie, riesco a realizzare il mio desiderio, scoprendo nel frattempo di averne realizzato un'altro, ovvero oltre a lavorare in pianta stabile in una cucina, anche abitare vicino al mare..........
Sono a 10 km da Rimini, scusate se è poco.
Il ristorante è Palazzo Guidi il sito web è
www.palazzoguidi.it
Qui ho mangiato pranzo.............
Vi lascio giudicare che posto :-)
Aspetto vostri commenti.
Ciao.
A presto.
Iscriviti a:
Post (Atom)