Si riparte, direzione Acqualagna, la capitale del tartufo, dicono loro, in realtà un paesino piccolissimo, al centro del nulla. Un negozio con tartufi e golosità, un giro, via si va a cena.
Sulla strada del ritorno, c’è l’Albergo ristorante AnticoFurlo, in quel di passo del Furlo di Acqualagna. Fuori sembra bello, pulito, un fuoco divampa nel caminetto, sembra un locale accogliente, Massimiliano lo conosce, si mangia bene, entriamo.
Ci fanno accomodare, avviso il cameriere che non mangio carne, insomma che sono vegetariano. Arriva con aperitivo ed entreè, coniglio e mortadella. No comment. Ordiniamo, il menù è terribile, carne e tartufo dappertutto, prezzi oltremodo costosi, ordiniamo passatelli con salsa di zucca e tartufo nero.
Arrivano, piatto rettangolare, uno sformatine di passatelli in una foglia di verza sbollentata, sopra in bella vista una fetta di pancetta.
Mi incazzo.
Ritirano il piatto con mille scuse.
Massimiliano mangia, io lo guardo.
Arriva il mio piatto, una variazione con senza verza, mangio io, Massimiliano guarda.
Stop fine dell’esperienza, chiediamo il conto.
48 euro per uscire con la fame, per giunta scocciatissimi, fosse un’osteria o una pizzeria, poteva starci, non un locale con quei prezzi e quelle pretese.
Torniamo a Rimini, finiamo cena da Bubana, un po’ di formaggio e un bicchiere di sangiovese mi mettono in pace con il mondo. Arriva un amico, si prosegue la serata.
A casa prepariamo il menù per la cena di San Silvestro, il 31 dicembre.
Aggiorno il mio blog. Ho scoperto di avere delle lettrici appassionate, e che piace la mia scrittura, ed io che temevo di essere noioso. Quanti talenti che ho, anzi sto scoprendo di avere!!!!!!!
Vado a lavorare.
A presto
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